Grecia: resti di un guerriero bizantino dimostrano cure mediche sofisticate

L’ incredibile scoperta è stata fatta dall’Adelphi University che ha esaminato un teschio di 650 anni fa.

Il cranio rinvenuto nel Polystylon Fort, nella Tracia occidentale, appartiene molto probabilmente ad un uomo robusto che fu decapitato durante l’invasione ottomana nel 14° secolo. Quello che ha stupito di più gli esperti è che la mascella inferiore dell’uomo, gravemente fratturata dopo un incidente, presenta un filamento d’oro. Con molta probabilità un medico esperto ha utilizzato un filo di questo prezioso metallo, per tenere insieme la mascella fino alla guarigione. “La mascella è stata frantumata in due pezzi”, ha confermato l’autore dello studio Anagnostis Agelarakis, docente di storia presso la Adelphi University di New York.

Grecia: resti di guerriero bizantino dimostrano cure mediche sofisticate.

Secondo le dichiarazioni del professore, il medico avrebbe anche seguito con attenzione i consigli del medico Ippocrate del V secolo che scrisse un trattato in cui si discuteva anche di lesioni alla mascella e di come curarle. La causa dell’incidente non è chiara. La frattura potrebbe essere stata causata da una caduta da cavallo oppure da un trauma da battaglia provocato da una punta di una lancia. Il guerriero morì all’età di 35-40 anni e circa 10 anni prima subì l’incidente, nel 1373. Questo straordinario intervento medico, suggerisce che l’uomo era qualcuno di molto importante e molto probabilmente era un capo militare. Il filo è scomparso con il tempo ma Agelarakis sospetta che fosse oro dato che una lega d’argento avrebbe lasciato uno scolorimento grigiastro, né sono state rinvenute tracce di una patina o macchie di acido rameico verdastro che potrebbero ricondurre all’uso di fili di rame o bronzo.

Fonte:

Byzantine warrior with gold-threaded jaw unearthed in Greece | Live Science