Le fiamme sul mercantile Almirante Storni hanno rischiato un disastro ambientale

Alimentate dal legname, le fiamme hanno divampato da diversi giorni. La presenza di un serbatoio di tonnellate di carburante ha rischiato di provocare un disastro ambientale.

La nave Almirante Storni, battente bandiera liberiana, è rimasta per una settimana avvolta dalle fiamme al largo di Vinga, sulle coste svedesi. L’incendio per giorni non ha accennato a spegnersi nonostante l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco mentre si sfiorava il disastro ambientale. Sulla nave, infatti, è presente un notevole carico di legname, che per giorni ha alimentato le fiamme, oltre a 600 tonnellate di carburante in grado di produrre una vera e propria esplosione. Divampate nella giornata di sabato, per cause ancora ignote, le fiamme non hanno provocato feriti o intossicati dal fumo, anche se a bordo si trovano ancora 17 membri dell’equipaggio mentre le misure di sicurezza applicate sono sembrate insufficienti, anche per il maltempo. Ma è stato soprattutto il vento ad impedire le operazioni di soccorso, favorendo lo sviluppo del rogo, che stava minacciando anche i serbatoi.

Solo oggi il tentativo di rimorchiare la nave e trasportarla è andata in porto. A fronte dell’aggravarsi dell’emergenza le autorità svedesi hanno anche richiesto aiuto alla vicina Norvegia che ha inviato una nave della guardia costiera nazionale. Caratterizzato da una lunghezza di 177 metri e una larghezza di 28, l’Almirante Storni è stato realizzato nel 2012 e fa parte della flotta civile liberiana.

La nave mercantile trasportata, oggi, verso la costa