Dormire e volare? Si può. Diversi uccelli riescono a dormire in volo senza cadere

Dimostrato prima volta che alcuni uccelli (le fregate) dormono mentre volano. A volte con un solo emisfero e occhio chiuso.

Le fregate
Fonte: Wikipedia

Incredibile ma vero, ci sono esseri viventi che possono dormire facendo altro. La notizia che potrebbe far gridare di gioia i più instancabili tra coloro che amano essere multitasking per risparmiare tempo e svolgere più azioni contemporaneamente. Questa interessante prerogativa, però, non è stata ancora attentamente studiata nell’essere umano ma nelle fregate, uccelli appartenenti alla famiglia della Fregata minor che, stando agli studi compiuti dalla Società Max-Planck-Geselischaft di Monaco di Baviera in Germania, sono in grado di percorrere lunghe distanze in volo facendo riposare il cervello con piccoli momenti di sonnecchiamento.

L’incredibile scoperta è stata compiuta monitorando mediante registrazioni elettroencefalografiche alcuni esemplari selezionati durante voli oceanici durati al massimo 10 giorni e circa 3000 km di volo compiuti. Durante queste grandi traversate, gli uccellini hanno dimostrato di essere in grado di far riposare uno o entrambi gli emisferi contemporaneamente, ovviamente per un tempo assai limitato ma sufficiente allo scopo. Nello specifico, in caso di riposo uni emisferico, le registrazioni hanno rilevato sonnellini di alcuni minuti mentre l’altro emisfero rimasto sveglio continuava a controllare la situazione. In caso di sonno con entrambi gli emisferi, invece, il riposino è durato solamente alcuni secondi. In particolare pare che le fregate sfruttino questo particolarissimo sistema per recuperare energie soprattutto ad alta quota quando si librano in volo facendosi aiutare dalle correnti.

Ma questi uccelli non sono soliti dormire a tratti ed anche solo con un emisfero solo quando sono in volo. Dalle rilevazioni effettuate, e poi pubblicate sulla rivista Nature Communications, l’abitudine ad un sonno intermittente uni o bi-emisferco vi è anche quando sono a terra, in particolar modo per rimanere attenti e sopravvivere a possibili attacchi predatori. Un modo ingegnoso di risparmiare energia e rimanere produttivi, insomma, che potrebbe far gola anche a molti di noi che “sfortunatamente” devono ancora lasciar perdere il resto prima di schiacciare un pisolino.