Anche se qualcuno si sta ancora godendo il sole estivo in spiaggia, ci sono altre persone che, rientrate dalle vacanze, stanno già facendo i conti con l’autunno alle porte e si stanno premunendo per l’inverno che potrebbe essere particolarmente freddo.
Il problema del gas non è da sottovalutare e stanno aumentando gli acquisti di piumoni invernali, giacche pesanti e pigiami felpati che saranno indossati in casa, magari mentre si sorseggia un buon tè caldo, giocando a Book of Ra Deluxe sotto le coperte.
L’incognita invernale fa paura anche se c’è chi non si pone davvero il problema e pensa che sarà semplicemente un inverno come un altro.
Il covid è già dimenticato?
Le scuole stanno per riaprire e non c’è alcun tipo di stato di emergenza. Il covid sembra passato, anche se, in tutto il mondo, continuano a morire le persone. Le regole per il distanziamento sono cadute e anche l’obbligo delle mascherine non c’è più.
Ancora fino al 30 settembre perdurerà invece la regola di tenere le mascherine sui mezzi pubblici, anche se la maggior parte dei pendolari sa benissimo che molto spesso ciò non avviene, nonostante le rassicurazioni degli avvisi vocali di Trenitalia. Alcuni presidi si dicono preoccupati in vista dell’inverno e a fine novembre si tireranno le somme per valutare un possibile ritorno o meno ad alcune regole di buon senso.
Aumenteranno le influenze
Arieggiare gli ambienti è fondamentale, non solo causa covid, ma anche per purificare un po’ le stanze dove molte persone respirano, starnutiscono e tossiscono. Eliminare gli odori prodotti dal corpo è di fondamentale importanza, ma lasciare le finestre aperte quando la temperatura esterna va sotto lo zero, potrebbe essere un problema.
Le influenze stagionali ci sono sempre state, ma l’abbassamento per legge delle temperature di uffici e abitazioni potrebbero, di fatto, aumentarne la diffusione. I più ottimisti sostengono che ci saranno invece meno casi, proprio grazie alla mancanza di eccessivi sbalzi di temperatura tra l’ambiente interno ed esterno.
Saremo più accorti?
Avremo modo di essere un po’ più attenti questo inverno? Staremo a vedere. Forse qualcuno per paura dei rincari delle bollette, tenderà a evitare comportamenti sconvenienti come girare in maglietta in casa per via dei 28 gradi perenni. Altri, quasi sicuramente, continueranno a indossare le mascherine di protezione, soprattutto sui mezzi pubblici, almeno quando le influenze stagionali avranno raggiunto il picco massimo.
Si baderà di più al numero di lavatrici fatte e anche la doccia potrebbe durare un po’ meno. Vedremo come si comporteranno hotel e negozi.
La primavera in anticipo
Andando a guardare l’aumento graduale delle temperature di questi ultimi anni, nonostante le estati torride, ci si augura un anticipo di primavera, che possa mitigare il freddo inverno. Raggiungere delle temperature esterne piacevoli già tra marzo e aprile farebbe non solo risparmiare ai contribuenti molti soldi, ma permetterebbe al Governo una gestione migliore del gas attualmente disponibile, senza ricorrere a disposizioni emergenziali che potrebbero mettere in difficoltà un sacco di persone. Tuttavia, siamo certi che con una buona strategia e un po’ di buon senso, non dovremo preoccuparci troppo del freddo imminente!