Rinoceronte bianco: sono rimasti solo due esemplari di femmina, tecniche riproduzione assistita come ultima speranza

rinoceronte bianco
Fonte: Twitter/@EBestiali

Purtroppo nel 2018 è morto l’ultimo maschio di rinoceronte bianco del Nord e, ad oggi, sono rimasti solo due esemplari di femmina (madre e figlia). Considerato il fatto che non sono in grado di portare a termine una gravidanza con gli embrioni creati qualche mese fa, ovviamente, daranno una fine alla specie. Per impedire ciò si vorrebbe tentare di allontanare l’estinzione grazie a tecniche di riproduzione assistita.

Un risultato entusiasmante e straordinario è stato ottenuto da un team internazionale di ricercatori, nell’ambito del consorzio BioRescue, guidato dall’Università di Osaka, in Giappone, e pubblicato sulla rivista Science Advances. Lo studio ha visto anche la partecipazione di Avantea, un laboratorio italiano che lavora da anni per prevenire l’estinzione del rinoceronte bianco. Le due ultime esemplari femmine di rinoceronte bianco del Nord della Terra si chiamano Najin, di 33 anni, e sua figlia Fatu.

Il consorzio BioRescue, proprio nel laboratorio di Avantea, nel 2018 era già riuscito ad ottenere embrioni di questo animale tramite fecondazione in vitro, ma anche per la produzione di embrioni sono fondamentali cellule uovo (ovociti) e spermatozoi. Fatu è rimasta l’ultima donatrice in vita di ovociti, e sono disponibili spermatozoi congelati che provengono da quattro maschi, alcuni dei quali sarebbero rigorosamente imparentati con Fatu.

Grazie al lavoro dell’ultima ricerca, si sono ottenuti per la prima in laboratorio (partendo da cellule staminali) i precursori di spermatozoi e cellule uovo, chiamate cellule germinali primordiali. Per adesso occorre solamente un ultimo step per riuscire a salvare le femmine di rinoceronte bianco attraverso tecniche di riproduzione assistita, questa sarebbe anche l’ultima speranza per la sopravvivenza dell’animale.