Nemi: scoperta la testa di una statua forse appartenuta alle navi di Caligola

Il ritrovamento è stato effettuato dagli operatori della Protezione Civile durante la pulizia del fondale del lago di Nemi, a circa 30 chilometri a sud di Roma.

Gli operatori della Protezione Civile nel comune italiano di Nemi, a circa 30 chilometri a sud di Roma, hanno scoperto la testa di un’antica statua mentre ripulivano il fondale di un lago, che si sospetta appartenesse alle navi dell’imperatore romano Caligola. Considerata la possibilità che il ritrovamento sia di grande importanza storica, l’Amministrazione comunale ha notificato le autorità competenti e gli esperti in beni culturali, che saranno incaricati di svolgere i compiti di recupero e indagine del pezzo. Al momento non è possibile confermare se si tratti di un oggetto che faceva parte delle imbarcazioni dell’imperatore romano. Tuttavia, il contesto in cui è stato ritrovato fa pensare ad archeologi ed esperti che sia autentico e che sia legato alle navi di Caligola. Tuttavia, questa ipotesi necessita di essere confermata con indagini approfondite. Dal canto suo, Alberto Bertucci, sindaco del comune, ha confermato la possibile “importanza storica e culturale del ritrovamento”, che dovrebbe gettare nuova luce sulla storia di Caligola, delle sue leggendarie navi e svelare i segreti che si celano nel profondità dal Lago di Nemi.

Nemi: scoperta la testa di una statua forse appartenuta alle navi di Caligola

Le navi di Caligola sono due grandi vascelli cerimoniali commissionati dall’imperatore romano nel 40 dC per la sua villa privata sulle rive del lago di Nemi, utilizzati per l’intrattenimento e come dimostrazione di potere. La storia di questi rimane un mistero, poiché il successore di Caligola li fece affondare, probabilmente per motivi politici. Il recupero delle navi nell’ambito di un progetto il salvataggio delle navi nell’ambito del programma di riabilitazione delle glorie imperiali di Roma. Tra il 1928 e il 1932 il lago di Nemi fu prosciugato e le imbarcazioni furono trasferite al Museo delle Barche Romane, sorto sulle sponde appositamente.