I granchi: evoluzione e adattamento a nuovi ambienti

Nuove ricerche rivelano che i granchi si sono adattati a diversi ambienti fino a 17 volte negli ultimi 100 milioni di anni. Uno studio rivela i percorsi di terrestrializzazione e adattamento semiterrestre dei granchi.

Piccolo granchio multicolore che si trova su una superficie sabbiosa, con alcune rocce sparse intorno.

Il granchio di Halloween, dal nome appropriato, è una delle tante specie di granchi che vivono sulla terraferma. (Marina Maytin Maduro/Shutterstock.com)

I granchi sono creature marine che si evolvono costantemente alla ricerca di nuovi ambienti in cui inserirsi al meglio. Recentemente, nuove ricerche hanno rivelato che potrebbero aver cambiato ambiente fino a 17 volte negli ultimi 100 milioni di anni. Uno studio condotto da un team internazionale di ricercatori ha esaminato quante volte i veri granchi, appartenenti al gruppo tassonomico Brachyura, hanno lasciato l’ambiente marino nel corso della storia e quando lo hanno fatto. Questo includeva il passaggio sulla terraferma, noto come terrestrializzazione, così come l’adattamento a habitat semiterrestri come le zone intertidali e gli estuari.

Il team ha utilizzato tre diversi set di dati per trovare le risposte: uno che dettaglia le relazioni evolutive tra 344 specie di granchi a livello di DNA, l’intero registro fossile dei granchi e una collezione di dati di storia naturale come morfologia e comportamento. Collegando questi dati, hanno scoperto che i veri granchi sono più antichi di quanto si pensasse in precedenza, apparendo per la prima volta nel Triassico Medio, circa 45 milioni di anni fa. Inoltre, hanno scoperto che hanno lasciato gli oceani tra sette e 17 volte negli ultimi 100 milioni di anni.

Questa scoperta rende i granchi unici tra gli artropodi, la maggior parte dei quali ha subito la terrestrializzazione solo poche volte, più di 300 milioni di anni fa. Lo studio ha anche rivelato che ci sono stati due percorsi per la terrestrializzazione: i granchi si sono spostati dal mare alla terraferma attraverso zone intertidali, spiagge e foreste costiere, oppure in modo più indiretto attraverso estuari, acque dolci sommerse e rive dei fiumi, prima di raggiungere foreste costiere e giungle. Per adattarsi a questi nuovi ambienti, i granchi hanno sviluppato specifici tratti evolutivi. I risultati suggeriscono che diversi granchi abbiano sviluppato questi tratti in modo indipendente, in un processo noto come evoluzione convergente.

Secondo Joanna Wolfe, ricercatrice principale dello studio, questa scoperta potrebbe aiutare gli scienziati a comprendere cosa è successo in altri gruppi di animali che si sono spostati dal mare alla terra e a prevedere l’evoluzione futura dei tratti che lo permettono. Tuttavia, i granchi sono stati trovati a tornare a una vita completamente marina almeno due o tre volte nello stesso periodo di tempo. Questo suggerisce che per i granchi sia difficile allontanarsi completamente da ambienti più acquosi.

In conclusione, i granchi sono creature marine che si sono adattate a vivere in ambienti semiterrestri, ma è difficile per loro vivere in modo completamente indipendente dall’acqua. L’evoluzione è un processo in corso e le nicchie occupate dagli organismi cambiano nel tempo. Non esiste un adattamento perfetto che possa persistere per sempre. Lo studio è stato accettato per la pubblicazione in Systematic Biology.

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