La sonda spaziale Lucy supera l’asteroide Dinkinesh nella missione di esplorazione degli asteroidi troiani

La NASA annuncia il successo del sorvolo di Dinkinesh da parte della sonda spaziale Lucy, segnando un importante traguardo nella missione di esplorazione degli asteroidi troiani.

Il percorso di Lucy oltre Dinkinesh il 1 novembre, un passaggio molto più veloce rispetto a quelli pianificati per i suoi principali piani Trojan.

Il percorso di Lucy oltre Dinkinesh il 1 novembre. (NASA/Goddard/SwRI)

La NASA ha annunciato che la sonda spaziale Lucy ha superato in sicurezza l’asteroide Dinkinesh, segnando un importante traguardo nella sua missione di esplorazione degli asteroidi troiani. Nonostante Dinkinesh non sia uno degli obiettivi principali della missione, la NASA ritiene che ogni visita a un asteroide possa fornire informazioni preziose. Inoltre, il sorvolo di Dinkinesh offre un’opportunità perfetta per testare gli strumenti di Lucy e per perfezionare le procedure per gli eventi principali della missione. Tuttavia, ci vorrà circa una settimana prima di ricevere le prime immagini di questo sorvolo di successo.

La missione Lucy, che prende il nome dall’antenato umano che ha rivoluzionato la paleontologia, ha l’obiettivo di esplorare gli asteroidi troiani di Giove. Queste rocce spaziali, chiamate così in onore degli eroi della guerra di Troia, orbitano attorno al Sole insieme a Giove, seguendo un percorso approssimativamente 60 gradi avanti o dietro di esso nella sua orbita. Questi punti, noti come punti di Lagrange L4 e L5 di Giove, sono considerati delle capsule del tempo che potrebbero fornire informazioni preziose sulla formazione iniziale del Sistema Solare. Si ritiene che gli asteroidi troiani siano meno densamente concentrati rispetto alla fascia principale degli asteroidi e abbiano subito meno collisioni, rendendoli obiettivi prioritari per lo studio delle origini del Sistema Solare.

I futuri obiettivi di Lucy, sei Troiani di medie dimensioni e il piccolo asteroide della fascia principale DonaldJohnson

I futuri obiettivi di Lucy, sei Troiani di medie dimensioni e il piccolo asteroide della fascia principale DonaldJohnson (NASA’s Goddard Space Flight Center Conceptual Image Lab)

La missione Lucy prevede di visitare almeno sei asteroidi troiani, al fine di comprendere meglio la loro diversità e le loro origini. Tuttavia, il viaggio fino all’orbita di Giove richiederà ancora diversi anni e Lucy non incontrerà il suo primo asteroide troiano prima del 2027. Nel frattempo, l’asteroide Dinkinesh si trovava abbastanza vicino al percorso di Lucy da permettere alla sonda di deviare per sorvolarlo senza consumare troppo carburante. Come previsto, Lucy è passata a una distanza di 430 chilometri da Dinkinesh, a una velocità relativa di 4,5 km/s. Questo incontro è stato molto più veloce rispetto a quelli previsti con gli obiettivi principali di Lucy. Le immagini di questo sorvolo saranno disponibili tra circa una settimana.

Il team della missione ha confermato che la sonda spaziale è in buone condizioni e ha ordinato alla sonda di iniziare a trasmettere i dati raccolti durante l’incontro con Dinkinesh. Sarà necessaria una settimana per trasmettere tutti i dati sulla Terra. Questo ritardo è dovuto al fatto che, per massimizzare le osservazioni, Lucy è stata riorientata due ore prima del passaggio più vicino, in modo che la sua antenna ad alto guadagno fosse puntata lontano dalla Terra. Le immagini sono state memorizzate e saranno inviate successivamente.

Dinkinesh è considerevolmente più piccolo rispetto agli obiettivi troiani principali di Lucy e questo sorvolo testerà la capacità della sonda di restituire immagini di alta qualità di oggetti così piccoli. Nel frattempo, sono stati pubblicati piani per il futuro della missione OSIRIS-REx, che ha recentemente rilasciato un campione dell’asteroide Bennu sulla Terra. Un articolo nel Planetary Science Journal dettaglia i piani per la rinominata missione ORIRIS-APEX, che si dirigerà verso l’incontro con l’asteroide Apophis, considerato l’asteroide con la più alta probabilità di colpire la Terra nei prossimi due secoli.

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