Un tesoro seppellito nel 1200 scoperto durante la costruzione di un’industria. Si tratta di ben 100mila monete

Le monete, raggruppate in fasci, sono di ben 44 tipi di valute differenti.

Durante i lavori di scavo nel sito archeologico di Sosha Village East 03 nella città di Maebashi, in Giappone, gli archeologi hanno scoperto un deposito di più di 100.000 monete antiche, alcune risalenti a oltre 2.000 anni fa, realizzate in varie aree, tra cui la Cina. L’origine di questa scoperta è legata alla realizzata di una nuova industria nell’area di Sojamachi. Il deposito di monete, raggruppate in fasci di circa 100 pezzi ognuno legato con corde di paglia note come “sashi”, comprende esemplari di “Ban Liang”, la prima moneta unificata della Cina realizzata nel 175 a.C., con altre monete risalenti dal VII al XIII secolo. La disposizione delle monete indica che potrebbero essere state seppellite velocemente, forse in vista di una guerra. La zona della scoperta si estende per circa un metro di larghezza e ha una profondità di 60 centimetri. Sono 1.060 fasci di sashi, ciascuno con differenti monete, il tutto fissato con tracce di stuoie di paglia di riso.

Uno studio più approfondito delle 334 monete ha rivelato una notevole diversità, con ben 44 tipi di valute diverse. Le monete comprendono dalla dinastia Han occidentale a quella Song meridionale, fornendo una finestra importante sulla storia delle monete in Cina. Il reperto più antico, il “Ban Liang” del 175 a.C., ha un diametro di 2,3 centimetri, un foro quadrato di 7 millimetri al centro e uno spessore di 1 millimetro, con incisioni distintive su entrambi i lati. Gli archeologi pensano che questa scoperta di monete antiche sia stato sotterrato nel difficile periodo Kamakura (1185-1333). In ogni caso si tratta di datazioni preliminari e soggette a ulteriori studi. Questo sito archeologico, parte di una zona di un chilometro e include importanti reperti come i tumuli funerari di Sosha e i resti del tempio San’o e del tempio Ueno Kokubunji, dimostra l’importanza storica e culturale dell’area dal tardo periodo Kofun all’era Ritsuryo. Ora, le scoperte sono esposte alla “Mostra di artefatti culturali appena scavati 2023” a Maebashi.