I funghi carnivori: l’Arthrobotrys oligospora e la sua dieta predatoria

Scopri come l’Arthrobotrys oligospora, un fungo carnivoro, si nutre di vermi nematodi e i meccanismi molecolari che lo rendono un predatore efficace.

Fungo predatore Arthrobotrys oligospora

Trappole luminose del fungo predatore Arthrobotrys oligospora. (Hung-Che Lin CC-BY 4.0)

I funghi carnivori esistono, e uno di questi è l’Arthrobotrys oligospora, un fungo che si nutre di vermi. Recenti ricerche hanno svelato i cambiamenti molecolari che permettono a questo fungo di adottare uno stile di vita predatorio. L’Arthrobotrys oligospora è stato scoperto nel 1850 e, sebbene non sia l’unico fungo carnivoro, è il più comune. Non avendo la forza per affrontare vermi robusti, la sua preda preferita sono i vermi nematodi di piccole dimensioni, come il Caenorhabditis elegans.

Di solito, i funghi si nutrono di materia organica in decomposizione, ma l’Arthrobotrys oligospora può passare a una dieta carnivora e cibarsi di piccoli animali. Gli studiosi hanno osservato queste interazioni predatorie in una serie di esperimenti di laboratorio, che, combinati con tecniche di sequenziamento, hanno permesso di scoprire alcuni dei meccanismi molecolari alla base della dieta e dell’attività di questo fungo.

Quando l’Arthrobotrys oligospora percepisce la presenza di vermi nelle vicinanze, aumenta la replicazione del DNA e la produzione di ribosomi, che sono le strutture responsabili della sintesi proteica nelle cellule. Successivamente, i geni del fungo si attivano, aumentando la produzione di proteine cruciali per intrappolare e immobilizzare i nematodi, come protuberanze adesive e reti. Inoltre, è stato osservato un gruppo di proteine arricchite nelle trappole.

Una volta intrappolato il verme, il fungo utilizza delle strutture filamentose chiamate ife per scavare nel suo corpo e digerirlo. Durante il consumo dei vermi, si è notato un aumento dell’attività dei geni che codificano per le proteasi, un gruppo di enzimi in grado di rompere i legami peptidici delle proteine. In particolare, le metalloproteasi sembrano svolgere un ruolo cruciale nella digestione dei vermi.

Gli autori dello studio hanno concluso che l’aumento della replicazione del DNA, della traduzione e della secrezione sono fondamentali per lo sviluppo ed efficacia delle trappole. Inoltre, è stato scoperto che una famiglia di geni, ampiamente presente nei genomi dei funghi che intrappolano nematodi, è arricchita nelle trappole e svolge un ruolo critico nell’adesione dei nematodi.

Questi risultati hanno contribuito a una migliore comprensione dei processi chiave necessari per la carnivoria dei funghi. Sebbene possa sembrare strano che un fungo si nutra di vermi, i funghi che intrappolano nematodi svolgono un ruolo ecologico importante come predatori naturali, contribuendo a mantenere l’equilibrio degli ecosistemi di microorganismi e il ciclo dei nutrienti.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista PLOS Biology.

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