La Primavera Anticipata: Il Polline e i Cambiamenti Climatici

La febbre da fieno colpisce precocemente a causa del polline anticipato dai cambiamenti climatici. Approcci e precauzioni per affrontare la situazione.

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Ora posso vedere chiaramente che la pioggia è andata via… tranne che non posso, perché mi stanno lacrimando gli occhi. (adriaticfoto/Shutterstock.com)

L’emisfero settentrionale è immerso in quel periodo speciale dell’anno in cui il sole splende, i fiori sbocciano, gli uccelli cantano e le persone starnutiscono. È la stagione del polline, conosciuta anche come primavera, che è finalmente arrivata. Per chi soffre di febbre da fieno, questo significa mesi di attenzione costante alle previsioni e all’uso massiccio di fazzoletti. Ma quest’anno sembra che la febbre da fieno stia colpendo più precocemente del solito. I livelli di polline sono già mediamente alti in gran parte degli Stati Uniti, mentre nel Regno Unito si parla di un’imminente “bomba di polline” con l’arrivo della primavera.

Secondo il dottor Bernd Eggen, esperto di sanità pubblica ambientale nel Regno Unito, alcuni alberi e erbe potrebbero iniziare a rilasciare il loro polline in anticipo a causa dei cambiamenti climatici. Questo significa che chi è allergico potrebbe manifestare sintomi già a gennaio. Uno studio condotto nel Regno Unito ha confermato che alberi, erba e funghi stanno iniziando le loro stagioni del polline prima rispetto al passato, a causa delle temperature più elevate degli ultimi decenni.

Le temperature più alte, causate dai cambiamenti climatici, potrebbero portare a una fioritura più precoce, una maggiore dispersione del polline nell’aria e una stagione di efflorescenza più lunga, secondo una revisione del 2022 che ha esaminato l’impatto del cambiamento climatico sulle allergie, compreso il polline.

Ma cosa possiamo fare per affrontare questa situazione? Oltre agli sforzi globali per contrastare la crisi climatica, ci sono approcci più pratici come quello adottato in Giappone, dove alcuni luoghi di lavoro offrono vacanze tropicali sovvenzionate per coloro che soffrono di febbre da fieno. Alcuni scelgono di recarsi in luoghi come l’isola di Okinawa o addirittura alle Hawaii, dove i livelli di polline sono molto più bassi.

Per la maggior parte di noi, però, la soluzione sarà rimanere al chiuso, utilizzare spray nasali e fare scorta di fazzoletti. Non tutti potranno permettersi una fuga verso paradisi tropicali, quindi dovremo adattarci alle condizioni locali e cercare di alleviare i sintomi nel modo migliore possibile.

Ricorda sempre di consultare operatori sanitari qualificati per eventuali domande riguardanti condizioni mediche e di seguire le indicazioni e le precauzioni necessarie per affrontare la febbre da fieno e le allergie stagionali.

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