Ricostruzione del volto di un individuo pre-ispánico con craniosinostosi

Uno studio ha ricostruito il volto di un individuo pre-ispánico con craniosinostosi, appartenente alle culture Tiwanaku o Inca. La malformazione cranica potrebbe aver causato problemi cognitivi e visivi. Il cranio è datato al periodo di massimo splendore di Tiwanaku. Ulteriori dettagli saranno rivelati in uno studio futuro.

Craniosinostosi precolombiana

Le deformità del cranio potrebbero causare problemi uditivi e deficit cognitivi. (Cícero Moraes et al.)

Un individuo pre-ispánico sconosciuto della Bolivia, appartenente alle culture precolombiane Tiwanaku o Inca, è stato oggetto di uno studio da parte di ricercatori che hanno ricostruito il suo volto. Questa persona soffriva di una rara malformazione congenita chiamata craniosinostosi, che causa una deformazione del cranio e può portare a problemi cognitivi, visivi e altri sintomi debilitanti. Il cranio, conservato presso il Museo Nazionale di Archeologia della Bolivia, non è datato ma si ritiene che appartenesse a un individuo vissuto durante il periodo di massimo splendore della città di Tiwanaku, fondata nel secondo secolo d.C. e scomparsa circa un millennio fa. Tiwanaku era una potente città stato andina situata vicino al Lago Titicaca e controllava una vasta area delle Ande meridionali. La civiltà Inca, invece, si sviluppò nel XIII secolo con la sua capitale a Cuzco, nell’attuale Perù, ma fu successivamente conquistata dagli spagnoli durante la conquista delle Americhe.

La craniosinostosi è una condizione che comprende diverse sindromi correlate, come la sindrome di Crouzon, la sindrome di Apert e la sindrome di Pfeiffer. Queste sindromi causano una fusione anomala delle ossa craniche e possono provocare deformità del cranio, delle mani e dei piedi, nonché un aumento della pressione intorno al cervello. Tuttavia, senza arti o altre ossa, i ricercatori non sono stati in grado di determinare quale specifica sindrome avesse questo individuo in particolare. Inoltre, il sesso della persona non è stato possibile determinarlo solo dal cranio, ma lo sviluppo dei denti suggerisce che avesse tra i 17 e i 21 anni al momento della morte.

Per ricostruire il volto dell’individuo, i ricercatori hanno utilizzato studi statistici basati su scansioni tomografiche computerizzate per approssimare l’aspetto della persona. Tuttavia, a causa della morfologia anomala del cranio, questa ricostruzione ha presentato diverse sfide uniche. Ad esempio, la struttura del cranio ha determinato una sporgenza significativa degli occhi, nota come exoftalmo o proptosi, a causa dello spazio limitato disponibile per conservare il bulbo oculare nella regione ortotica. Inoltre, la forma della regione endocranica, dove è ospitato il cervello, era significativamente diversa dai modelli nella norma, risultando in un volto con un’espansione evidente all’altezza degli occhi.

La ricostruzione ha rivelato diverse caratteristiche dell’individuo precolombiano, come lo spessore ridotto della finestra ovale dell’orecchio, che potrebbe indicare problemi di udito. Inoltre, la forma appuntita del cranio potrebbe aver limitato le dimensioni del cervello, portando a possibili deficit neurali. Il cranio mostra anche segni di un intervento chirurgico, che sembra essere stato eseguito poco prima della morte del paziente. Ulteriori dettagli su questa operazione e altre caratteristiche notevoli del cranio saranno rivelati in uno studio futuro.

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