Valonia ventricosa, uno dei più grandi organismi unicellulari del mondo

Tutti siamo abituati a pensare alle cellule come a un elemento fondamentale della vita, un elemento microscopico invisibile a occhio nudo che si prende cura dei processi del corpo: negli esseri umani ce ne sono in media 37 trilioni. Ma esistono organismi unicellulari non solo visibili ad occhio nudo, ma anche sorprendentemente grandi? Una di queste sono le alghe perlifere, conosciute anche come occhi del marinaio, che misurano fino a 9 cm di diametro. La Alghe perlifere, uno dei più grandi organismi unicellulari del mondo è tra le creature unicellulari più grandi del pianeta, con dimensioni che vanno da una capocchia di spillo a una mano umana, e non è né una pianta (contrariamente a quanto suggerisce il nome “alghe” ) né un animale. Queste creature vivono nelle acque tropicali e subtropicali del pianeta, rifugiandosi tra i coralli e le mangrovie e assumendo un aspetto lucente e perlaceo, da cui deriva il loro soprannome.

Il grande segreto delle alghe perlate è che si tratta di un organismo cenocitario, cioè, pur essendo un’unica cellula, al suo interno ospita diversi nuclei, ma non sono separati dalle pareti cellulari. Ciò accade quando il nucleo si divide più volte, ma il citoplasma della cellula originaria no. Ciò permette a V. ventricosa di avere un interessante asso nella manica: quando scoppia, libera i suoi nuclei e dà origine a numerose altre alghe perlifere, moltiplicandosi e aumentandone il numero. La sua dimensione dipende dal contenuto del vacuolo, nome dato allo spazio all’interno della parete cellulare. Poiché si tratta di una singola cellula con più parti cellulari, le sue dimensioni possono diventare macroscopiche se queste parti si moltiplicano molte volte senza che il muro scoppi. Il suo colore varia tra diverse tonalità di verde e blu-verde fino al nero e grigio, assumendo talvolta toni argentati per via dei cristalli di cellulosa al suo interno. Ma il più grande degli esseri unicellulari è un’alga verde mare chiamata Caulerpa taxifolia, che raggiunge i 30 centimetri di lunghezza e segue lo stesso principio dell’alga perla: diversi nuclei nella stessa cellula, ma a forma di un gambo. Come il suo omonimo globoso, C. taxifolia si moltiplica rapidamente.

Fonti:

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15221513/

https://journals.plos.org/plosgenetics/article?id=10.1371/journal.pgen.1004900