I Neanderthal: abili combattenti e rivali degli Homo sapiens

I Neanderthal erano una specie affine agli esseri umani, abili combattenti e rivali nella guerra preistorica.

Lavoratori di selce Neanderthal

(Charles R Knight/Wikimedia)

Circa 600.000 anni fa, l’umanità si divise in due gruppi. Uno rimase in Africa e si sviluppò in quello che siamo oggi, mentre l’altro si spostò verso l’Asia e l’Europa, diventando Homo neanderthalensis, i Neanderthal. Non erano i nostri antenati diretti, ma una specie affine che si evolveva parallelamente a noi. I Neanderthal ci affascinano perché ci rivelano chi eravamo e chi avremmo potuto diventare. Tuttavia, la biologia e la paleontologia ci mostrano un quadro più oscuro. I Neanderthal non erano pacifici, ma abili combattenti e pericolosi guerrieri, rivalizzati solo dagli esseri umani moderni.

Come i leoni, i lupi e gli Homo sapiens, i Neanderthal erano cacciatori cooperativi di grandi prede e territoriali. Questo comportamento è radicato nella biologia degli esseri umani e dei nostri parenti più stretti, i cimpanzé. L’aggressione cooperativa si è evoluta nel nostro antenato comune con i cimpanzé, circa 7 milioni di anni fa, e i Neanderthal avrebbero ereditato queste stesse tendenze.

La guerra è sempre stata parte integrante dell’essere umano. Tutti i popoli nella storia hanno fatto guerra e le nostre scritture più antiche sono piene di storie di conflitti. L’archeologia rivela antiche fortezze, battaglie e massacri preistorici che risalgono a millenni fa. I Neanderthal erano molto simili a noi sia anatomicamente che comportamentalmente. Facevano fuoco, seppellivano i loro morti, creavano gioielli e arte, e costruivano santuari di pietra. Se condividevano così tanti dei nostri istinti creativi, è probabile che condividessero anche molti dei nostri istinti distruttivi.

Il record archeologico conferma che la vita dei Neanderthal era tutto tranne che pacifica. Erano abili cacciatori di grandi prede e utilizzavano armi per abbattere animali come cervi, stambecchi, alci, bisonti, rinoceronti e mammut. I traumi cranici e le ossa rotte trovate nei resti dei Neanderthal suggeriscono che i conflitti erano comuni, soprattutto tra i giovani maschi. La guerra preistorica lascia segni riconoscibili, come i traumi al cranio e le lesioni da combattimento.

La prova che i Neanderthal erano abili guerrieri è il fatto che siamo riusciti a incontrarli e a resistere alla loro espansione per circa 100.000 anni. Non è stato un incontro pacifico, ma una lunga guerra di logoramento. Alla fine, gli Homo sapiens primitivi sono riusciti a conquistare le terre dei Neanderthal, ma non perché i Neanderthal erano meno inclini a combattere. Probabilmente siamo diventati semplicemente migliori nella guerra di loro.

In conclusione, i Neanderthal erano una specie sorella degli esseri umani moderni e condividevano molti dei nostri istinti aggressivi. Erano abili combattenti e rivalizzavano con noi in termini di capacità belliche. La guerra è sempre stata parte integrante dell’essere umano e i Neanderthal ne sono un esempio.

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