In Islanda l’eruzione più distruttiva degli ultimi 50 anni

La lava ha raggiunto la cittadina di pescatori di Grindavik, dove ha provocato incendi in diverse case.

L’eruzione vulcanica iniziata questa domenica sulla penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda, sta distruggendo le case degli abitanti di Grindavik. Almeno tre edifici della cittadina di pescatori, i cui abitanti erano stati evacuati prima dell’eruzione, sono andati in fiamme domenica pomeriggio, dopo che si sono aperte delle fessure nel terreno con eruzioni abbondanti di lava. Le colate laviche stanno scorrendo in un’area vicino a dove si è verificata un’eruzione di tre giorni a dicembre, situata a circa 40 chilometri da Reykjavík, la capitale del Paese. Sebbene le eruzioni siano piuttosto frequenti nel Paese, gli islandesi non registravano un evento che minacciasse i centri abitati di tale portata dal 1973, quando parte della città di Heimaey, sull’omonima isola, fu sepolta sotto la lava.

Negli ultimi anni la regione di Reykjanes è stata teatro di spettacolari eruzioni vulcaniche che hanno catturato l’attenzione di studiosi e appassionati di geologia da tutto il mondo. L’ultima eruzione significativa nella penisola di Reykjanes è iniziata nel marzo del 2021, quando il vulcano Fagradalsfjall è esploso, riversando lava fusa e creando un panorama mozzafiato. Questo evento vulcanico è stato particolarmente straordinario perché si è verificato in un’area densamente popolata, offrendo ai residenti e ai visitatori un’opportunità unica di osservare da vicino l’imponente forza della natura. La regione è attraversata dalla faglia di Reykjanes, un sistema di fratture tettoniche che separa le placche tettoniche nordamericana ed euroasiatica. Questa faglia è responsabile di molte attività vulcaniche nella zona, che a loro volta alimentano le numerose sorgenti geotermiche presenti nella regione. Gli scienziati hanno monitorato da vicino l’attività vulcanica nella penisola di Reykjanes, utilizzando avanzate tecnologie di sorveglianza sismica e satellitare per prevedere e comprendere meglio gli eventi eruttivi. La ricerca scientifica condotta in questa regione aiuta a migliorare la comprensione delle dinamiche sotterranee e fornisce importanti informazioni per la sicurezza della popolazione locale.