Sindrome di Havana: Mistero e Verità dietro la Strana Malattia dei Diplomatici

La sindrome di Havana, misteriosa malattia diplomatica, non sembra lasciare danni cerebrali permanenti secondo nuovi studi di imaging. Sintomi neurocognitivi e cause ancora sconosciute.

Sindrome di Havana
La malattia è stata segnalata per la prima volta tra il personale dell’ambasciata degli Stati Uniti a L’Avana. (Al Sermeno Photography/Shutterstock.com)

Una strana malattia che ha colpito i diplomatici statunitensi all’estero nel 2016, nota come sindrome di Havana, ha generato preoccupazione ma, secondo due nuovi studi di imaging cerebrale, non sembra lasciare danni cerebrali permanenti. Questa condizione insolita si manifesta con sintomi neurocognitivi come vertigini, mal di testa e visione offuscata, ma la sua causa rimane avvolta nel mistero.

Le prime segnalazioni di casi si sono verificate tra il personale dell’ambasciata statunitense a L’Avana, Cuba, dove i malati hanno riferito di rumori forti e sensazioni di pressione alla testa, seguiti da una serie di sintomi tra cui insonnia. Questi incidenti anomali di salute (AHIs) sono stati successivamente riportati anche da lavoratori di altre ambasciate americane in Cina e Austria.

Nonostante le ipotesi riguardanti un possibile attacco energetico pulsato, non esiste ancora una chiara comprensione di quale tipo di arma potrebbe causare tali sintomi. Un recente studio del 2019 ha rilevato ridotte connessioni cerebrali nei sottosistemi uditivi e visuospatiali dei malati di sindrome di Havana, ma questi risultati sono stati messi in discussione da due nuovi studi che non hanno riscontrato differenze cliniche significative tra i pazienti e i controlli sani.

Il primo studio ha coinvolto 81 persone affette dalla sindrome e 48 individui sani, sottoposti a scansioni di risonanza magnetica (MRI) che non hanno evidenziato differenze significative nella struttura o nella funzione cerebrale tra i due gruppi. Le scansioni di follow-up hanno confermato la stabilità nel tempo dei cervelli dei pazienti, suggerendo l’assenza di lesioni in evoluzione.

Il secondo studio ha confrontato le scansioni MRI di 86 pazienti con sindrome di Havana con quelle di 30 controlli, senza rilevare differenze significative. Gli autori, interpretando con cautela i dati, sottolineano che l’assenza di lesioni cerebrali non esclude la presenza di lesioni passate o attuali, e che una parte dei pazienti mostra segni di disturbi neurologici funzionali come la vertigine posturale-percettiva persistente (PPPD).

Nonostante la mancanza di evidenze di lesioni cerebrali nei pazienti con AHIs, la serietà della condizione clinica non è da sottovalutare, poiché il 28% dei pazienti mostra sintomi di disturbi neurologici funzionali. La sindrome di Havana rimane un enigma da risolvere, con molte domande ancora senza risposta riguardo alla sua natura e alle sue cause.

Links: