Disfunzione erettile: trascorrere ore al computer aumenta il rischio

Trascorrere molto tempo al computer può provocare diversi danni e, secondo uno studio pubblicato su Andrology la settimana scorsa, uno di questi è la disfunzione erettile. Fondamentalmente, è la posizione seduta ad influire sulle prestazioni e sulla funzionalità del sistema riproduttivo. Per i ricercatori svolgere attività fisiche può aiutare a superare il problema. Per arrivare a questa conclusione, un gruppo di scienziati dell’Università di Scienza e Tecnologia di Shanghai (Cina) ha esaminato i dati di 220.000 persone cercando la relazione tra geni, abitudini e disfunzione erettile. Come suggerito dalla pubblicazione, il tempo trascorso al computer è direttamente equivalente alle possibilità di disfunzione, quindi per ogni 72 minuti al PC questo rischio di tre volte. Un’altra conclusione dei ricercatori è che passare più tempo davanti al computer riduce i livelli dell’ormone responsabile della stimolazione della produzione di sperma.

Tuttavia, su quest’ultimo tema, lo studio non è ancora riuscito a fornire una dimostrazione concreta del motivo per cui il calo di questo ormone può influenzare la funzione erettile. Per ora, la teoria avanzata è che livelli più bassi potrebbero impedire indirettamente il rilascio di testosterone. Ora i ricercatori intendono quindi studiare più a fondo la relazione tra passare molto tempo al computer e disfunzione erettile, proprio per capire quali fattori dell’attività in questione siano responsabili dell’effetto collaterale. La letteratura scientifica ha già contribuito a scoprire diversi danni derivanti dal trascorrere molto tempo seduti, principalmente sostenendo che i muscoli sono importanti nella regolazione dei livelli di zucchero nel sangue, di colesterolo e non possono contrarsi e funzionare correttamente durante uno stile di vita sedentario. Non c’è modo di uscire da questa situazione, in un contesto in cui molte persone lavorano sedute, tuttavia camminare (anche poco) può ridurre gli effetti della sedentarietà.