Nel 2013, i geologi hanno annunciato la scoperta del più grande vulcano singolo mai identificato sulla Terra: il Tamu Massif. Questo gigante geologico si trova sotto l’Oceano Pacifico, a circa 1.609 chilometri a est del Giappone, e si estende su un’area di oltre 310.000 chilometri quadrati, rendendolo più grande dell’intero Regno Unito.
La rivelazione delle dimensioni del Tamu Massif ha rivoluzionato il campo della geologia, poiché ha dimostrato che la Terra è in grado di generare vulcani paragonabili per grandezza a quelli trovati su Marte. Tuttavia, studi successivi hanno messo in discussione queste audaci ipotesi.
Nel 2019, una ricerca ha indicato che il Tamu Massif potrebbe essere una tipologia molto diversa di montagna vulcanica rispetto a quanto inizialmente ipotizzato. Invece di essere un singolo vulcano a scudo, formato da un sottile flusso di lava che ha coperto una vasta area, si è scoperto che il Tamu Massif potrebbe essere il risultato della diffusione del fondale oceanico.
Questo processo geologico avviene quando il magma emerge tra le placche tettoniche, causando la formazione di nuova crosta oceanica e il graduale allontanamento del fondale oceanico. In altre parole, il Tamu Massif è stato identificato come un’enorme massa di crosta oceanica anziché un singolo vulcano.
William Sager, geofisico presso l’Università di Houston e autore principale dello studio del 2019, ha spiegato che il più grande vulcano al mondo è in realtà il sistema della dorsale oceanica, che si estende per circa 65.000 chilometri in tutto il mondo. Questo sistema vulcanico è paragonabile a cuciture su una palla da baseball, un’enorme struttura complessa anziché un singolo vulcano.
Le scoperte hanno portato i ricercatori a suggerire che il titolo del più grande vulcano a scudo del mondo dovesse essere restituito a Mauna Loa, nelle Hawaii. Anche se Mauna Loa copre solo circa l’1,6 percento dell’area del Tamu Massif, è significativamente più alto, con una vetta che spunta a oltre 4.170 metri sopra il livello del mare.
Mauna Loa, se misurato dalla base oceanica alla cima, supererebbe persino l’Everest con i suoi imponenti 9.144 metri. Nonostante gran parte di Mauna Loa sia sommersa nell’Oceano Pacifico, la sua presenza è stata recentemente riaffermata da un’eruzione nel novembre 2022, la prima in 38 anni.
Questa nuova attività vulcanica ha nuovamente messo in ombra il Tamu Massif, che è ormai estinto da milioni di anni, confermando il ruolo di Mauna Loa come il più grande vulcano attivo a scudo del mondo.
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