Muscoli facciali nei cani: differenze tra domestici e selvatici africani

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I muscoli coinvolti nell’espressione degli occhi da cucciolo sono paragonabili tra i cani selvatici africani e le razze di cani domestici. (Rich Carey/Shutterstock)

Quando un proprietario di cane si trova di fronte ai grandi occhi da cucciolo del proprio amico a quattro zampe, è difficile resistere al loro sguardo affettuoso. Uno studio del 2019 ha rivelato che i cani hanno sviluppato muscoli facciali più complessi rispetto ai lupi e ad altre specie selvatiche di canidi, probabilmente per imitare le espressioni umane e attirare l’attenzione dei loro padroni.

Recentemente, una nuova ricerca ha preso in esame i muscoli facciali dei cani selvatici africani per approfondire questa teoria. I cani selvatici africani, noti anche come Lycaon pictus, sono animali altamente sociali che vivono in branchi che possono variare da 10 a 40 individui. Questi cani lavorano insieme per cacciare e comunicano tra loro in modo complesso, rendendoli una delle specie di canidi più sociali.

Studi precedenti hanno suggerito che i muscoli facciali dei cani domestici sono stati modificati per consentire movimenti espressivi degli occhi e delle sopracciglia, come gli “occhi da cucciolo”, per migliorare la comunicazione con gli esseri umani. Queste espressioni sono controllate dai muscoli levator anguli oculi medialis (LAOM) e retractor anguli oculi lateralis (RAOL), che si pensava fossero evoluti per facilitare la comunicazione tra animali domestici e proprietari. Il nuovo studio si concentra su questi muscoli nei cani selvatici africani.

Esaminando attentamente la muscolatura facciale di un maschio adulto di cane selvatico africano, il cui movimento era limitato per motivi medici, i ricercatori hanno confrontato i muscoli facciali di questo animale con quelli dei cani domestici. I risultati hanno mostrato che le dimensioni dei muscoli LAOM e RAOL nei cani selvatici africani rientrano nei range riscontrati in razze domestiche come Collie, Bassotti, Pastori Tedeschi e Jack Russell Terrier.

Il team di ricerca ha concluso che i muscoli LAOM e RAOL non sono solo più sviluppati nei cani domestici, ma si sviluppano in modo simile anche nei cani selvatici africani. Questo studio non esclude l’ipotesi che i muscoli facciali specializzati possano essere un adattamento per migliorare la comunicazione tra animali domestici e umani, ma suggerisce che specie altamente sociali come i cani selvatici africani potrebbero avere muscoli facciali altamente sviluppati per comunicare efficacemente all’interno del branco.

È interessante notare che uno studio del 2019 ha rilevato solo tracce vestigiali di muscoli LAOM e RAOL nei lupi grigi (Canis lupus). I lupi grigi comunicano principalmente attraverso il contatto fisico e l’olfatto, suggerendo che le espressioni facciali potrebbero non essere così rilevanti per la loro comunicazione come lo sono per i cani domestici e selvatici africani.

Il paper relativo a questa ricerca è stato pubblicato su The Anatomical Record.

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