Trappist-1: quanto è probabile la presenza di vita extraterrestre sui pianeti?

Sono passate poche ore dall’annuncio della NASA riguardo i pianeti orbitanti intorno a Trappist-1, la piccola stella classificata come nana rossa ultrafredda. Nel corso della conferenza, gli esperti hanno accennato alle caratteristiche che, orientativamente, potrebbero differenziare i vari corpi celesti. Trappist-1 b, c, d, e, f, g, h hanno una denominazione che segue l’ordine alfabetico e la distanza con la stella. Si tratta di pianeti estremamente giovani con un’età di 500 milioni di anni. Le dimensioni degli oggetti appaiono tutte più o meno simili alla Terra (Trappist-1 d e Trappistt-1 h sono i pianeti più piccoli mentre Trappisti-1 b e g sono i più massicci). Trappist-1 b è troppo vicino alla stella come anche Trappist-1 c e d: tutti sono caratterizzati da temperature eccessive per lo sviluppo di forme di vita e per la presenza di acqua.

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Trappist-1: quanto è probabile la presenza di vita extraterrestre sui pianeti?

Allontanandoci dalla stella troviamo, così, i tre pianeti abitabili: Trappist-1 e, f, g. L’irraggiamento che ricevono dalla stella permette a questi tre corpi celesti di avere acqua allo stato liquido e forse un’atmosfera. La massa di uno dei tre, in particolare, sembra indicare proprio la presenza di acqua, ma si tratta di un elemento ancora dubbio. L’ultimo dei sette pianeti, ovvero Trappist-1 h, mostra una distanza eccessiva dalla stella per sviluppare forme di vita. L’acqua, in un questo ambiente, potrebbe trovarsi sotto forma di ghiaccio.