Riproposta negli ultimi anni come una ripresa delle antiche tradizioni delle regioni dell’Europa settentrionale, la dieta nordica rappresenta una valida risposta all’invecchiamento cerebrale. A rivelarlo è una ricerca realizzata dall’Istituto Karolinska su 2.223 persone. Gli esperti, analizzandone gli effetti, hanno scoperto come rappresenti un vero e proprio toccasana per la salute del cervello rilevando un declino minore delle capacità cognitive nei soggetti che seguivano questo regime alimentare. Ma come si compone la dieta nordica?

I benefici delle dieta nordica sul cervello secondo una ricerca
Si tratta di un’alimentazione che fa del rifiuto dei prodotti ”trattati” industrialmente l’elemento cardine. Bando ai cibi industriali o raffinati come il burro, lo zucchero e succhi di frutta e via libera al pesce ed alle verdure; il tutto accompagnato da un consumo leggero e moderato di vino. I pesci più utilizzati sono: salmone, aringhe, sgombro, sardine e sarde, crostacei, ma anche merluzzo, baccalà e tonno. La carne bianca è presente in quantità ridotte e vietata se prodotta da allevamenti intensivi, a dispetto della selvaggina che, invece, è molto apprezzata. Secondo David Reynolds, responsabile scientifico di Alzheimer’s Research UK, le ricerche come queste possono aiutare ad individuare i cibi da consumare per abbassare l’incidenza, sempre maggiore nei prossimi anni, della demenza.