Tempesta magnetica di Capodanno, previste aurore ai poli

Sarà un Capodanno ‘elettrico’ e colorato. Una raffica di vento solare veloce innescherà infatti una potente tempesta magnetica che porterà alla formazione di aurore ai poli nord e sud. Il vento solare proviene da un buco coronale apertosi nella parte più esterna dell’atmosfera : da questo punto uno sciame di particelle cariche di energia verrà scagliato proprio verso la Terra; il fenomeno in questione, il buco coronale, si verifica con una certa frequenza in concomitanza con il minimo dell’attività solare, attraversata dal Sole ogni 11 anni circa ed attesa nuovamente tra il 2018 ed il 2019. La tempesta magnetica di Capodanno sarà di intensità lieve, lo sciame di particelle espulse dal Sole andrà però a colorare il cielo in seguito all'”impatto” con il campo magnetico terrestre. Anche gli esperti confermano che si tratterà di una tempesta mite ma per gli appassionati si tratta di un appuntamento eccezionale proprio per via delle aurore polari che potranno essere visibili sia nell’emisfero nord che nell’emisfero sud. Ma non solo perchè a rendere lo spettacolo unico ci penserà la luna piena, regalando uno straordinario bagliore argenteo.

aurora polare

Sul fenomeno è intervenuta l’Agenzia federale americana per l’atmosfera e degli oceani, la National Oceanic and Atmospherric Administration che ha classificato la tempesta magnetica di categoria g1, ovvero il più basso livello nella scala da 1 a 5. Anche gli esperti del settore italiani come il docente di meteorologia dello spazio all’università di Trieste Mauro Messerotti, che è anche ricercatore dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, confermano che “non sarà una tempesta eccezionale” perchè “il sole si sta avvicinando al minimo del ciclo di 11 anni che caratterizza la sua attività. Le previsioni sono quelle di una tempesta solare di intensità più bassa che interesserà le alte latitudini polari, sia nell’emisfero nord che nell’emisfero sud, e non si estenderà quindi alle nostre latitudini. Sempre nelle latitudini polari, potrebbe disturbare le comunicazioni sulle onde corte”.