Scoperta un’antica e ricca città perduta risalente al 2200 aC, l’annuncio

Scoperta che ha davvero dell’incredibile quella avvenuta nel Kurdistan iracheno dove gli archeologi hanno riportato alla luce un’antica città perduta.

C’è un‘antica città nascosta nel sottosuolo del Kurdistan iracheno. L’annuncio è sorprendente ed è stato dato dagli archeologi francesi impegnati nel sito di Kunara sin dal 2012 ma che mai fino ad oggi erano riusciti a trovare tracce concrete di un vero e proprio insediamento risalente al primo impero della Mesopotamia, gli akkadidi, risalente a 4000 anni fa. La notizia è riportata da Iflscience: la città perduta del terzo millennio aC confinava di fatto con l’antico impero mesopotamico e di essa sono state individuate porzioni di alcuni edifici come confermato da Christine Kepinski impegnata da tempo in quest’area e tra le prima a ritenere il sito come potenzialmente interessante: “Non ci aspettavamo – ha però confermato in un articolo pubblicato su CNRS – di scoprire una città qui”. L’impegno nel sito di Kunara si è concretizzato solo dal 2003 con la sconfitta del leader iracheno Saddam Hussein che ha portato all’insediamento, come regione autonoma, del Kurdistan; primo passo per avventurarsi alla scoperta dei suoi segreti, come questa antica città, segnale della presenza di un popolo che qui ha vissuto intorno al 2200 aC.

antica città scoperta

Aline Tenu, responsabile del progetto in capo alla missione Archéologique Française du Peramagron, ha a tal proposito dichiarato: “La città di Kunara fornisce nuovi elementi per quanto riguarda un popolo finora sconosciuto che è rimasto al margine degl studi mesopotamici”. Nel sito sono state individuate enormi fondazioni in pietra particolarmente estese, la prova della presenza di insediamenti ma anche di allevamenti di bestiame e dell’esistenza di agricoltura e sistemi di irrigazione. Segnali dell’esistenza di un’antica città di montagna: nella zona sono state inoltre scoperte una serie di tavolette di argilla di forma quadrata e la scrittura cuneiforme impressa su di esse riguarda appunti relativi al commercio di farina. Dagli indizi linguistici, segnale di una profonda conoscenza della scrittura, gli archeologi sperano di risalire alle dinamiche politiche esistenti tra l’antica città e l’impero mesopotamico.

Tra le altre scoperte interessanti, ossa di orsi e leoni, considerati all’epoca animali di prestigio, ma anche ceramiche o strumenti realizzati con materiali che a quel tempo potevano essere soltanto scambiati o acquistati. Elementi che lasciano intendere quanto l’insediamento fosse ricco e che avesse molto probabilmente relazioni commerciali con altre regioni. Gli scavi proseguiranno, nella speranza di scoprire il nome originale di questa straordinaria città.