Spazio: ecco come i pianeti vaganti possono ”distribuire” la vita

I pianeti vaganti all’origine della vita nello spazio? La teoria degli esperti.

Anche i pianeti vaganti potrebbero rappresentare una fonte di vita. A spiegarlo è un team di scienziati dell’Istituto di Cosmologia e Astrofisica di Particelle, un laboratorio indipendente dell’università di Stanford a Palo Alto, in California. Questi mondi che galleggiano nello spazio viaggiano da un sistema planetario ad un altro e, se dotati di composti organici, potrebbero trasferirli sugli oggetti con i quali collidono. Alcuni di questi corpi celesti, delle dimensioni variabili, sono nati negli inizi dell’universo pochi milioni di anni dopo il Big Bang, e potrebbero far parte della chiamata “massa perduta” delle galassie. E’ calcolato che pianeti vaganti attraversino il Sistema Solare interno ogni 25 milioni di anni, e nel loro passaggio siano in grado di catturare le cellule distribuendole nei vari sistema planetari, al pari di un’ape impollinatrice.

Spazio: ecco come i pianeti vaganti possono ”distribuire” la vita

Nel caso in cui i pianeti nomadi abbiano dimensioni sufficienti per avere un’atmosfera densa, potrebbero ricevere calore sufficiente per avere dare il via alla vita batterica. Ma come può accadere ciò se questi oggetti per gran parte della loro esistenza non ruotano intorno ad alcuna stella? A spiegarlo sono i ricercatori che spiegano come l’energia può essere prodotta anche attraverso l’attività radioattiva o una tettonica interna.