Artico: si scioglie il ghiaccio, emergono oasi di camomilla, papavero e cereali

Una flora abbondante è apparsa nell’estremo nord della Russia, dove prima c’era solo un manto di muschi e licheni.

Gli scienziati russi hanno scoperto alcune oasi con fiorenti ecosistemi in una regione artica, a seguito del disgelo. È un’area con alcuni laghi poco profondi, ricoperti da una vegetazione lussureggiante. Secondo una dichiarazione della Tomsk State University, la resa massima delle erbe in questi luoghi è superiore a quella dei laghi secchi, per la presenza di una maggiore fertilità del terreno. I geobotanici hanno determinato come lo “scoppio della vita”, nel mezzo della tundra, sia dovuto allo scioglimento del ghiaccio sotterraneo e alla successiva subsidenza del suolo. In pratica mentre il permafrost mentre di scongela, ha iniziato a emettere i minerali che tratteneva in profondità nel terreno, una serie di sostanze che hanno arricchito di nutrienti la terra.

Artico: si scioglie il ghiaccio, emergono oasi di camomilla, papavero e cereali

La crescente fertilità e il deterioramento del manto di muschi e licheni ha reso possibile la germinazione di semi di erbe diverse portate dal vento e dagli animali. Nell’area in questione, situata a nord degli Urali, nella Circoscrizione autonoma di Yamalo-Nenets, i ricercatori universitari hanno documentato la presenza di camomille, denti di leone, papaveri polari, varie specie di artemisia, cereali, prismi e salice. In pratica, stimano i biologi, anche durante un breve periodo di vegetazione, di circa due mesi, si potrebbe ottenere un ricco raccolto di erbe e arbusti e utilizzarlo come mangime per il bestiame. Questo ”scoppio di vita” potrebbe favorire non poco la presenza di alcuni animali selvatici, per la presenza di una maggiore possibilità di nutrimento.

Angelo Petrone

Angelo Petrone

Giornalista pubblicista, digital strategy, advertising, social media marketing, appassionato di arte, cultura e viaggi. Ho collaborato con diversi quotidiani di informazione locale e testate online. Scrivo su Scienze Notizie dal 2015.