Coronavirus: ecco come la Nuova Zelanda ha sconfitto l’epidemia

Le misure ”aggressive” del paese lodate dagli esperti di tutto il mondo.

Sono quattro i giorni consecutivi nei quali la Nuova Zelanda non ha registrato casi di contagio da Nuovo Coronavirus. L’epidemia ha colpito il paese oceanico in maniera molto marginale provocando 1.239 contagi, un solo morto con 282 guariti, 12 ricoverati in ospedale, di cui 4 in terapia intensiva e 2 in gravi condizioni. Alla luce dei dati, sempre più incoraggianti, le autorità del paese guidate dalla giovane prima ministra Jacinda Ardern potrebbero anticipare l’apertura parziale delle attività al 20 aprile con l‘uscita dallo stato di emergenza di ”livello 4”, il più elevato per il paese. I motivi del successo, secondo i media locali ed internazionali, sono da ricondurre ad una strategia piuttosto aggressiva attraverso la quale il Governo, con il suggerimento degli scienziati, si è posto l’obbiettivo di eliminare il virus, piuttosto che contenerlo.

Coronavirus: ecco come la Nuova Zelanda ha sconfitto l’epidemia

Misure drastiche sono state adottate fin dall’inizio con l’isolamento coatto, la chiusura immediata dei locali pubblici, delle scuole e di tutti i servizi non essenziali. Il lockdown è cominciato ufficialmente il 25 marzo, con la previsione di una chiusura della durata di un mese. Nel frattempo le autorità hanno proceduto in maniera massiccia ai test (46.875 tamponi totali su una popolazione di meno di 5 milioni) tracciando i contatti dei malati. Da fine febbraio i letti per la terapia intensiva sono passati da 173 a 563 mentre la disponibilità totale degli ospedali è in totale di 24mila posti letto. E mentre la giovane Ardern comunicava ai bambini come il coniglietto pasquale e la fatina dei denti svolgessero servizi essenziali, e dunque possono circolare liberamente, il ministro degli esteri annunciava come non riaprirà i confini finché il virus non sarà stato debellato in tutto il mondo. Il fatto che il paese si componga da due isole e popolato da pochi milioni di abitanti contribuisce a rendere l’isolamento particolarmente efficace.

Fonte: https://www.washingtonpost.com/gdpr-consent/?next_url=https%3a%2f%2fwww.washingtonpost.com%2fworld%2fasia_pacific%2fnew-zealand-isnt-just-flattening-the-curve-its-squashing-it%2f2020%2f04%2f07%2f6cab3a4a-7822-11ea-a311-adb1344719a9_story.html