Segnalati alcuni casi di eruzioni cutanee.
Oltre alla febbre, alla tosse secca, al respiro corto, alla perdita di gusto e dell’olfatto, e altri sintomi meno comuni come la diarrea, il nuovo coronavirus potrebbe manifestarsi anche con la presenza sul corpo di eruzioni cutanee e dermatosi infettive. A renderlo noto è uno studio del dermatologo italiano Sebastiano Recalcati, dell’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology. Secondo la ricerca il 20,4% su un totale di 88 pazienti, ovvero 18 persone, ha sviluppato manifestazioni cutanee. Otto di loro hanno presentato le irritazioni all’inizio della malattia, mentre gli altri dieci hanno avvertito le macchie dopo il ricovero in ospedale. I problemi della pelle variavano da eruzioni cutanee eritematosa, in 14 pazienti, ad orticaria generalizzata (in 3 pazienti) e vescicole simili alla varicella (1 paziente). La parte più colpita del corpo, secondo le osservazioni, è l’area del tronco. Secondo l’autore dello studio non sussiste alcuna correlazione tra queste manifestazioni con la gravità di Covid-19, generalmente le macchie scompaiono in pochi giorni. In pochi casi le macchie sono accompagnate dal prurito ricordando le manifestazioni cutanee osservate durante alcune infezioni virali.
All’inizio di aprile, il dermatologo spagnolo Pablo Luis Ortiz Romero, dell’Ospedale Universitario 12 de Octubre di Madrid, ha condiviso sul suo account Twitter le immagini di lesioni dermatologiche sorte ai piedi di un giovane positivo al SARS-CoV-2. “I colleghi internazionali stanno riscontrando casi simili con coronavirus confermato, ma ad oggi non abbiamo alcuna certezza che la causa sia il nuovo coronavirus . Il fatto che siano associati – conclude – non indica una causalità “. Insomma le macchie, ad oggi, non rappresentano un sintomo conclamato di infezione da COVID-19 e in molti casi l’insorgere di manifestazioni cutanee potrebbe essere una conseguenza dello stress emotivo a cui sono sottoposti i pazienti che scoprono di essere infetti. La ricerca di Recalcati è, però, un punto di partenza per ulteriori ricerche su un virus ancora sconosciuto.
https://www.onlinelibrary.wiley.com/doi/epdf/10.1111/jdv.16387