COVID-19: 150.000 contagi in tutto il mondo, 18 giugno data peggiore da inizio pandemia

L’allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Un nuovo allarme lanciato dal direttore generale dell‘Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. A preoccupare i vertici del’OMS è l’improvvisa accelerazione dei contagi registrata in diverse aree del mondo e che potrebbe coinvolgere nelle prossime settimane, i vari paesi che stanno sospendendo il lockdown. ‘‘È comprensibile che i vari governi nazionali siano desiderosi di aprire far ripartire l’economia“, ha dichiarato – ma il virus si sta ancora diffondendo rapidamente, è ancora mortale e la maggior parte delle persone è ancora vulnerabile “.

COVID-19: 150.000 contagi in tutto il mondo, 18 giugno data peggiore da inizio pandemia

Con 150.000 nuovi casi di covid-19 in tutto il mondo, il 18 giugno è stata la giornata ”record” per contagi dall’inizio della pandemia. “Quasi la metà dei nuovi casi – ha affermato il direttore generale – sono stati segnalati nel continente americano, in Asia meridionale e in Medio Oriente “. Alla luce della situazione, non ancora rassicurante, l’OMS invita “tutti ad adottare una vigilanza estrema, a rispettare la distanza sociale, ma soprattutto rimanere a casa nel caso in cui si avvertano i classici sintomi da coronavirus.”