Coronavirus: consulti psicologici gratuiti per pazienti e medici

Nuovi servizi gratuiti per aiutare gli italiani a ripartire

Se la fase di emergenza del coronavirus sembra passata, non possiamo dire lo stesso degli effetti che ha avuto su di noi. La battuta d’arresto sul fronte economico non è l’unica scia di incertezza che il virus ci ha lasciato. Del resto mesi di isolamento uniti alla paura del contagio hanno avuto effetti notevoli sull’intera società e in particolare su alcuni soggetti.

Parliamo in primo luogo dei medici che in prima linea si sono trovati ad affrontare situazioni senza precedenti e a prendere decisioni complesse. Anziani e bambini hanno vissuto un forte stress legato alla lontananza delle persone care. Forse ancora peggio è andata per chi è stato affetto dal Covid ed ha dovuto combattere contro la malattia nell’isolamento totale.  Ancora non mancano i traumi legati a chi ha perso una o più persone care.

Il Ministero della Salute ha, pertanto, attivato in tutta Italia numeri di supporto regionali, garantendo il sostegno di professionisti e psicologi volontari a coloro che ne hanno bisogno. Per lo stesso motivo in tutta Italia, ma soprattutto nelle zone più colpite dal Covid, sono state lanciate diverse iniziative anche gratuite per offrire un aiuto psicologico a queste categorie.

L’Associazione medici diabetologi e la Società italiana che si occupa di questa categoria ha, ad esempio, deciso di erogare un servizio psicologico online rivolto sia ai pazienti affetti da diabete che ai loro medici. Il supporto gratuito da parte di professionisti volontari si è rivelato importante anche in altri casi. Esistono, infatti, piattaforme che consentono di richiedere consulti psicologici online gratuiti. Questa opportunità è utile per ridurre i tempi di attesa e risparmiare.

Inoltre, effettuare colloqui gratuiti permette al paziente anche di capire se questo tipo di seduta può essere d’aiuto. Successivamente egli può scegliere se proseguire con un professionista online un percorso più strutturato oppure no. Va da sé che anche il vantaggio di ricevere un supporto immediato non è da sottovalutare così come la possibilità di fare una seduta senza dover affrontare il timore di spostarsi con i mezzi.

In tutti questi casi l’obiettivo principaleè quello di provare, a seconda dei casi, a fornire suggerimenti che possano aiutare il soggetto in difficoltà a riprendere in mano la propria vita.