Gran Bretagna: con il COVID-19 aumentano aggressività e cannibalismo dei topi

La chiusura dei ristoranti, importante fonte di cibo per i topi, ne ha causato un comportamento anormale ed insolitamente aggressivo.

Anche i ratti sentono gli effetti del coronavirus in Regno Unito. A rivelarlo è Steve Belmain, professore di ecologia e uno dei principali esperti di ratti del paese. Secondo lo studioso, già da alcuni mesi, i topi hanno dimostrato comportamenti insoliti, in coincidenza della pandemia di COVID-19. A Stoke-on-Trent, ad esempio, numerosi residenti riferiscono come i roditori entrino sempre più spesso nelle loro abitazioni attraverso le condotte del bagno in cerca di cibo, mentre gli esperti parlano di un maggiore cannibalismo tra gli animali. Durante la quarantena, i topi sono diventati più affamati e più aggressivi mentre un inverno più caldo del solito ne ha aumentato la popolazione. Secondo Steve Belmain, intervistato da Stoke Sentinel, “le madri mangeranno i loro piccoli nella speranza di poter un giorno riprodursi. Se non hanno abbastanza cibo per prendersi cura di se stesse, non lo faranno e si uccideranno prendendosi cura dei loro piccoli “.

Gran Bretagna: con il COVID-19 aumenta aggressività e cannibalismo dei topi

Secondo Mike Flynn, esperto dei parassiti dal 1979, il comportamento cannibale tra i topi è aumentato, così come le chiamate da parte degli abitanti della città, allarmati alla quantità sempre maggiore di roditori che entrano nelle case attraverso le loro tubature e nei servizi igienici. Complce l’assenza dell’uomo durante il periodo di quarantena i topi hanno mostrato un temperamento più audace e tendente a raggrupparsi anche di giorno. Secondo gli esperti tutto ciò potrebbe essere una conseguenza dalla carenza di cibo per la chiusura dei ristoranti; una fonte consistente del loro nutrimento.