Natura: identificata la natura della sfera gelatinosa avvistata a Punta Campanella

Dopo dieci anni dall’avvistamento, per gli esperti si trattava di una teca ovarica di totano nero.

L’avvistamento di una grande sfera trasparente e gelatinosa, avvenuto circa dieci anni fa, sui fondali di Punta Campanella, in Campania, è diventato oggetto di una pubblicazione del giornale “Scientific Reports”. Grazie alle ricerche di un team di scienziati internazionali, tra i quali Roberto Sandulli, dell’Università Parthenope di Napoli, ora è chiara la natura della formazione che allora fecero il giro del mondo. La formazione, una delle pochissime di questo tipo scoperte nel nostro paese, venne identificata da Sandulli, come una rara teca ovarica di molluschi cefalopodi, anche se la mancanza di campioni ne rendeva impossibile l’individuazione della specie.

Natura: identificata la natura della sfera gelatinosa avvistata a Punta Campanella


Oggi, la ricerca internazionale ha consentito di analizzare i campioni prelevati negli ultimi mesi da teche simili a quella individuata a Punta Campanella. L’analisi del DNA ha chiarito ogni dubbio, confermando l’ipotesi che dieci anni avanzò Sandulli: si tratta di teca ovarica di totano nero (Illex coindetii) contenente migliaia di uova. A rendere speciale la scoperta non è la specie che nei nostri fondali marini italiani è molto comune, ma la rarità degli avvistamenti e alla conseguente scarsità di studi su queste sfere gelatinose. Sono meno di cento, infatti, le formazioni scoperte fino ad oggi in tutto il mondo: la maggior parte nel nord Europa.