Secondo i primi dati sarebbe più potente di qualsiasi acceleratore di particelle realizzato sul nostro pianeta.
Un fenomeno non del tutto chiaro è stato osservato nella Via Lattea da un telescopio in Tibet. Si tratta di un flusso di raggi cosmici proiettati ad un’energia incredibile, molto più potente di ogni acceleratore di particelle mai realizzato sul nostro pianeta. I raggi si compongono di flussi di protoni accompagnati da detriti atomici che, quando interagiscono con qualsiasi il gas interstellare, producono reazioni nucleari all’origine dei lampi osservati. Ad ogni rilevamento effettuato dagli esperti, aumenta la quantità di energia registrata. “Si tratta della prima volta che osserviamo una fonte di raggi gamma diffusi con energie che vanno dai 100 TeV (teraelettronvolt) ai 1 PeV (petaelettronvolt) nel disco galattico“, dichiara la ricerca pubblicata su Physical Letters.
Per comprendere bene le proporzioni, basta tenere presente che il più potente acceleratore di particelle sul nostro pianeta, il Large Hadron Collider del CERN a Ginevra, proietta raggi a 6,5 teraelettron volt (TeV). Nel fenomeno registrato dagli esperti il lampo di raggi gamma più potente registrato ha superato i 957 TeV. Secondo le prime teorie si tratterebbe del frutto di esplosioni di stelle o materiale espulso dalle forze di marea di buchi neri supermassicci. L’origine dalla quale potrebbero originarsi i lampi è la Nebulosa del Granchio, anche se ad oggi questo aspetto, come molti altri, rimane ancora un mistero.
