Brasile: la tribù Sateré-Mawé ha una tradizione pericolosa e folle per festeggiare la maggiore età [VIDEO]

E’ il rito di iniziazione della tucandeira, nome di una grossa formica di circa 2 cm dotata di un temibile pungiglione.

tribu Satere-Mawe
Fonte: Twitter/@betamovil

Ogni popolo ha le sue usanze, i suoi riti e modi di fare che qualcuno potrebbe definire strani o addirittura folli, ma sicuramente affascinanti e degni di rispetto, sempre che siano innocui per gli altri. E mentre noi festeggiamo la maggiore età tra amici, balli e torte, qualcuno non se la passa altrettanto bene e viene invece sottoposto ad un rito di passaggio molto doloroso.

Parliamo di ciò che accade ai giovani appartenenti al popolo Sateré Mawé, che vive al confine tra gli stati di Amazonas e di Pará del Brasile, lungo il corso del Rio delle Amazzoni, ovvero del rito di iniziazione della tucandeira, che è il nome brasiliano di una grossa formica di circa 2 cm dotata di un temibile pungiglione in grado di provocare dolore, gonfiore, arrossamento e febbre e brividi.

Fonte: Pueblos Originarios de América

Il rito si svolge nei mesi dell’estate amazzonica ovvero da ottobre a dicembre e dura molte ore, quasi un giorno intero per via della preparazione. Dopo aver catturato le formiche e infilate in un bastone di bambù vuoto, esse vengono immerse in un recipiente d’acqua e foglie di cajú, un anestetizzante, allo scopo di stordirle, dopodiché   vengono infilate a una a una tra le trame di un guanto di paglia, con il pungiglione rivolto all’interno.

Coloro che si sottoporranno alla prova bevono una specie di liquore molto forte per infondersi coraggio e quando le formiche iniziano a risvegliarsi infilano le mani nei guanti mentre la musica impazza; dovranno danzare e resistere così almeno 10 minuti trascorsi i quali si ritroveranno con mani e braccia temporaneamente paralizzate dal veleno delle formiche, che è stato paragonato a 30 volte quello della puntura di un’ape. E parliamo di una sola formica.