Da fantasia a realtà: in Liguria il villaggio dei puffi esiste davvero

In Liguria, a Bardineto, è possibile addentrarsi nel bosco e visitare il villaggio dei Puffi.

villaggio dei puffi
Fonte: Twitter/@CasaLettori

Hanno accompagnato l’infanzia di tantissimi di noi, i piccoli e buffi omini blu, come non ricordarli? I Puffi, cartone animato cult degli anni ’80, esistono davvero; o almeno esiste il loro villaggio. Non ci credete? Il villaggio dei Puffi si trova in Liguria nel comune di Bardineto, in provincia di Savona. In realtà più che un vero villaggio si tratta di poche abitazioni, mono e bi-locali composte da due parti abitative con annesso, forno, barbecue e magazzino-legnaia, immerse tra castagni secolari, faggi e betulle.

Il suggestivo progetto risale agli anni ‘60 ed è opera di Mario de Bernardi, grande appassionato di costruzioni e di funghi, che in questo luogo si trovano a centinaia, ed è proprio a loro che si è ispirato anche se a ben guardare l’unica cosa che viene alla mente sono proprio i nostri vecchi cari cartoni animati dei Puffi.

Ma sebbene questo luogo sia davvero magico e affascinante, c’è una cattiva notizia: dopo diversi anni in stato di abbandono le casette “puffose” sono state vendute ad alcuni abitanti del luogo, per questo motivo sono abitate e dunque proprietà privata, tanto che gli inquilini hanno dovuto avvisare, tramite la stampa, di non recarvisi per fare turismo selvaggio ma di avere rispetto per la privacy: “La casa a forma di fungo situato nel complesso di abitazioni conosciute come “Villaggio dei Puffi” è una abitazione privata, non è una casa vacanza. In molti valicano la recinzione e arrivano tranquillamente fino a davanti la casa, dicendo che fanno una passeggiata. È nostra intenzione effettuare una importante manutenzione e pulizia delle abitazioni e del terreno, probabilmente una parte potrà essere dedicata anche alla presenza di turisti, ma per ora è e rimane privata.

E aggiungono: “Non è piacevole chiudere la porta e le finestre di casa per evitare che persone curiose e forse poco educate o forse mal informate entrino senza alcun rispetto”.