Finlandia: inventato un dispositivo di desalinizzazione che in un’ora converte 7.000 litri di acqua salata in acqua dolce

dispositivo di desalinizzazione
Fonte: Twitter/@goodnewsfinland

Trasformare acqua salata in acqua potabile è sicuramente un ottimo sistema per combattere la siccità, soprattutto d’estate; per fortuna impianti di desalinizzazione esistono e saranno sempre più utilizzati, si spera. Uno di questi è Solar Water Solutions (SWS), dell’azienda omonima con sede in Finlandia, che promette di riuscire a convertire tra 4.000 e 7.000 litri d’acqua marina o 10.000 litri d’acqua salmastra.

La cosa più importante è che verrà fatto a costi bassi e a zero emissioni poiché utilizza l’energia solare. Al momento il progetto prevede l’installazione di circa 200 unità di desalinizzazione nella contea di Kitui in Kenya per fornire acqua pulita a partire da acque sotterranee salmastre a 400.000 keniani entro il 2023.

Come detto sarà un sistema autonomo e completamente automatico; funzionante a energia solare senza connessione alla rete, senza batterie e nemmeno prodotti chimici; di conseguenza non avrà bisogno di nessun investimento in batterie e avrà zero costi di gestione e zero emissioni di carbonio. Un vero sogno. Soprattutto se si tiene conto che sistemi simili, che utilizzano cioè l’osmosi inversa, sono inquinanti per via dei prodotti chimici che vengono utilizzati per pulire le membrane di filtraggio; per questo il Solar Water Solutions è innovativo e green.

A parlare del progetto è Antti Pohjola, CEO di Solar Water Solutions che ha dichiarato: “Attraverso questa partnership con Climate Fund Managers e con la contea di Kitui, con la desalinizzazione solare possiamo rivoluzionare l’accesso all’acqua sicura e conveniente nel Kenya rurale”. E ancora: “Questo progetto segna una svolta nell’infrastruttura idrica a energia solare. Non sarebbe successo senza quattro elementi chiave: una tecnologia sostenibile che riduce il costo dell’acqua pulita, accesso ai finanziamenti con un investitore istituzionale leader, partner locali e un modello di business basato sul mercato”.