Immagini satellitari rivelano una nuova colonia di pinguini in Antartide

Le foto satellitari che mostrano macchie scure nella neve e nel ghiaccio dell’Antartide occidentale hanno rivelato una colonia riproduttiva precedentemente sconosciuta di pinguini imperatori.

Una colonia di pinguini imperatore mai vista prima è stata avvistata per caso nelle fotografie satellitari dell’Antartide occidentale che mostrano chiaramente il loro guano, o escrementi, che macchia il ghiaccio. Si stima che la colonia ospiti circa 1.000 uccelli adulti, in 500 coppie con i loro piccoli, il che la rende relativamente piccola per un sito di riproduzione di pinguini imperatore. Finora, gli scienziati hanno trovato 66 colonie di pinguini imperatori sulla costa dell’Antartide; molti di loro si trovano in regioni remote e sono stati visti solo nelle fotografie satellitari. Pietro Fretwell, un addetto alle informazioni geografiche del British Antarctic Survey (BAS), ha scoperto la colonia a dicembre; ma l’annuncio è stato ritardato in modo che coincidesse con il Penguin Awareness Day, che si tiene il 20 gennaio di ogni anno. Fretwell ha dichiarato che stava osservando la perdita di ghiaccio marino nelle fotografie dei due satelliti Copernicus Sentinel-2 dell’Agenzia spaziale europea quando ha individuato i segni distintivi di una colonia di pinguini imperatore. “Ho potuto vedere quella che sembrava una piccolissima macchia marrone sul ghiaccio”, ha detto.

Le colonie di pinguini imperatori sono spesso remote e difficili da studiare, ma gli scienziati del BAS ne hanno scoperte diverse nelle foto satellitari della costa dell’Antartide negli ultimi 15 anni. Recenti ricerche satellitari hanno persino suggerito che potrebbe esserci circa il 20% in più di pinguini imperatori nell’Antartide rispetto a quanto stimato in precedenza. I pinguini imperatori si riproducono esclusivamente sul ghiaccio marino compatto. Questa dipendenza dal ghiaccio marino, tuttavia, rende anche i pinguini vulnerabili alla sua perdita in un clima caldo; e l’Antartide occidentale è già stata gravemente colpita dal cambiamento climatico.