L’influenza della lingua sulla percezione dei colori: lo studio dei Tsimané

Uno studio sui Tsimané, un gruppo indigeno amazzonico, ha rivelato come la lingua influenzi la percezione dei colori. I bilingui Tsimané-spagnoli hanno mostrato una maggiore varietà di parole per descrivere i colori rispetto ai monolingui Tsimané.

Ara Arauna o Ara Chloroptera, animali domestici carini e colorati, bellissima natura della fauna selvatica, primo piano del viso di un pappagallo rosso e giallo su sfondo verde

Molti Tsimané usano solo parole che corrispondono a bianco, nero e rosso, quindi come percepirebbero questi due ragazzi? (Yongkiet Jitwattanatam/Shutterstock.com)

Un nuovo studio condotto da scienziati cognitivi e linguisti ha esaminato la percezione e l’espressione dei colori da parte delle persone Tsimané, un gruppo indigeno amazzonico della Bolivia. Questo gruppo è noto per la sua cultura affascinante e il suo isolamento dal mondo industrializzato. Grazie al loro stile di vita attivo e alla dieta naturale, le persone Tsimané invecchiano più lentamente rispetto agli occidentali e hanno una salute cardiaca migliore. Inizialmente, le persone Tsimané che parlano solo la loro lingua nativa non distinguono tra verde e blu, ma hanno termini specifici per bianco, nero e rosso. Tuttavia, è stato scoperto che le persone Tsimané che avevano imparato un po’ di spagnolo usavano due parole diverse per descrivere il verde e il blu separatamente, invece di utilizzare le parole spagnole corrispondenti. Questo potrebbe indicare che la lingua che si parla può influenzare la percezione del colore e la visione del mondo. Il professor Edward Gibson, autore principale dello studio, ha affermato che imparare una seconda lingua consente di comprendere concetti che non erano presenti nella prima lingua. Lo studio ha coinvolto 152 partecipanti, tra cui oratori solo Tsimané, oratori solo spagnoli e bilingui Tsimané-spagnoli provenienti da una città più industrializzata. I partecipanti sono stati sottoposti a compiti in cui dovevano descrivere i colori di diversi chip e raggruppare i chip per colore. I risultati hanno mostrato che i bilingui Tsimané-spagnoli avevano una maggiore varietà di parole per descrivere i colori rispetto ai monolingui Tsimané. I ricercatori suggeriscono che l’esposizione alla lingua spagnola potrebbe non essere l’unico fattore che influenza l’espressione dei colori, ma anche l’adattamento allo stile di vita industrializzato potrebbe giocare un ruolo. Studi precedenti hanno dimostrato che le società industrializzate hanno più parole per descrivere i colori rispetto alle società non industrializzate. Pertanto, l’industrializzazione potrebbe essere un fattore nella diversificazione delle parole usate per descrivere i colori. In conclusione, la lingua che si parla e l’ambiente culturale possono influenzare la percezione e l’espressione dei colori. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Psychological Science.

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