Il farmaco potrebbe aiutare i pazienti affetti da edentulia, una patologia genetica che fa nascere una persona con pochi denti. Tuttavia, gli scienziati hanno avvertito dell’elevato costo del trattamento.
Un team di scienziati giapponesi inizieranno quest’anno i primi test clinici sull’uomo di un farmaco che permetterà ai denti di ricrescere. Ad annunciarlo giovedì è la società giapponese Toregem BioPharma, citata dai media locali. Il farmaco è stato progettato per essere utilizzato come nuovo trattamento per l’edentulia congenita, una malattia genetica che fa nascere una persona con un numero ridotto di denti, una condizione che riguarda circa lo 0,1% della popolazione giapponese. Ad oggi, l’unica opzione per curare i denti mancanti nei pazienti affetti da questa condizione è l’intervento chirurgico per posizionare i denti artificiali. Tuttavia, Masaru Takahashi, medico dell’ospedale Kitano di Osaka, sottolinea che “il farmaco è completamente rispetto alla tecnologia esistente“, quindi si prevede che “diventi una nuova opzione oltre agli impianti e al trattamento ortodontico“. La fase iniziale degli studi clinici sarà condotta tra settembre 2024 e agosto 2025 presso l’ospedale universitario di Kyoto. Durante i test, il farmaco verrà somministrato tramite flebo endovenosa a 25 uomini di età compresa tra 30 e 64 anni, anche se cinque di loro riceveranno un placebo per identificare possibili effetti collaterali. Gli specialisti prevedono di espandere gli studi clinici presso l’ospedale di Kitano per includere bambini di età compresa tra 2 e 7 anni affetti da edentulia congenita.
Un farmaco innovativo, ma costoso
Gli esseri umani non possono cambiare costantemente i denti come alcuni animali ma già nel 2021, la rivista Sciences Advances ha riportato i risultati di un trattamento farmacologico che ha permesso la rigenerazione dentale sia nei topi che nei furetti affetti da edentulia congenita. Ciò è stato possibile grazie all’utilizzo di un anticorpo che ha bloccato in modo sicuro, senza effetti collaterali, il gene responsabile della codifica della produzione della proteina USAG-1, che sopprime la crescita dei denti. La disattivazione di USAG-1 favorisce la crescita delle “gemme dentali” che diventano la base per i denti permanenti. Toregem BioPharma intende commercializzare il suo farmaco entro il 2030, inizialmente per i pazienti con edentulia congenita e successivamente per le persone che hanno perso i denti a causa della carie. Tuttavia, un rappresentante dell’azienda ha già annunciato che il farmaco potrebbe essere costoso: intorno ai 9.800 dollari con il prezzo che “aumenterà dopo una singola dose”.
Fonte:
https://news.tv-asahi.co.jp/news_society/articles/000347918.html