La leggenda del Ciclope: un’antica creatura confusa con il Deinotherium giganteum

Un’analisi della possibile origine della leggenda del Ciclope, basata sulla scoperta dei fossili del Deinotherium giganteum e su associazioni mitologiche e leggendarie.

un cranio di mammut che assomiglia un po' a un ciclope

Dobbiamo ammettere che i Proboscidati sono un po’ ciclopici. (Tydence Davis via flickr, CC BY 2.0)

Durante un periodo compreso tra 20 e 2 milioni di anni fa, una creatura gigantesca e spaventosa vagava sulla Terra. Questa bestia, conosciuta come Deinotherium giganteum, apparteneva alla stessa famiglia degli elefanti attuali. Si è ipotizzato che i suoi resti fossili possano essere stati confusi con quelli del Ciclope, dando origine alla leggenda. La parola “ciclope” deriva dal greco per “occhio rotondo” ed è menzionata in vari testi, tra cui l’Odissea. Questi enormi umanoidi con un solo occhio sono spesso descritti come cannibali e altamente pericolosi, anche se la loro cecità può occasionalmente ostacolarli. Nonostante non abbiamo mai trovato prove concrete dell’esistenza del Ciclope, è possibile che la scoperta di presunti resti di questa creatura abbia alimentato la leggenda. L’idea è stata menzionata nel libro di Adrienne Mayor “The First Fossil Hunters: Paleontology in Greek and Roman Times”. Alcuni punti convincenti includono l’associazione tra depositi fossili e luoghi di origine di alcuni miti e leggende, così come il fatto che spesso vengono raffigurati come emergenti dal terreno in una tempesta, un comportamento che un grande fossile potrebbe avere in condizioni difficili. Gli antichi greci, essendo agricoltori, avrebbero sicuramente incontrato ossa fossili simili e avrebbero cercato di spiegarle. Senza una comprensione dell’evoluzione, è comprensibile che le abbiano immaginate come giganti, mostri o sfingi. Creta è un punto focale per gli studiosi, in quanto è un luogo noto per i suoi miti e leggende, ma anche per la scoperta dei fossili di Deinotherium giganteum. Nel 2014 è stato trovato un esemplare quasi completo, e i suoi particolari teschi forniscono una possibile spiegazione per la credenza degli antichi in creature giganti con un solo occhio. Con le zanne rivolte verso il basso e una mandibola inferiore lunga, questa creatura simile a un elefante aveva un aspetto singolare e la sua grande apertura nasale potrebbe essere stata confusa con una cavità oculare massiccia. Non è così strano considerando quanto errate siano state le ricostruzioni morfologiche di alcuni dinosauri basate su scarsi resti fossili. È probabile che la leggenda del Ciclope sia stata incoraggiata anche da animali viventi che presentavano difetti congeniti. Ad esempio, le voci su strane creature come i ciclopi o gli ibridi umano-animali possono essere ricondotte a un animale con un difetto genetico. Se sei interessato a approfondire la scienza dietro miti, leggende e criptozoologia, potresti immergerti nella storia del mostro di Loch Ness, del Mokele-Mbembe e scoprire perché i giganti umani non esisteranno mai.

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