L’Africa si sta dividendo lentamente: la formazione di un nuovo oceano

L’Africa orientale sta subendo un processo di divisione che potrebbe portare alla formazione di un nuovo oceano tra le placche somala e nubiana. Questo articolo esplora il Sistema della Fossa Africana Orientale e i cambiamenti geologici in corso.

Un astronauta a bordo della ISS ha catturato questa foto del Mar Rosso e dell'Africa Orientale al tramonto nel dicembre 2014.

Un astronauta a bordo della ISS ha catturato questa foto del Mar Rosso e dell’Africa Orientale al tramonto nel dicembre 2014. (NASA Johnson)

L’Africa sta subendo un processo di divisione che si sta verificando lentamente ma inesorabilmente. Questo processo, che richiederà milioni di anni, porterà alla separazione di una parte dell’Africa orientale dal resto del continente, potenzialmente dando origine a un nuovo oceano tra le due masse di terra. Questa divisione è associata al Sistema della Fossa Africana Orientale (EARS), una delle più grandi faglie del mondo che si estende attraverso diversi paesi africani, tra cui Etiopia, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Uganda, Ruanda, Burundi, Zambia, Tanzania, Malawi e Mozambico. Questo sistema di faglie sta causando la separazione della placca africana in due parti: la placca somala più piccola e la placca nubiana più grande. Queste placche si stanno allontanando l’una dall’altra a un ritmo estremamente lento di pochi millimetri all’anno, secondo uno studio del 2004.

Nel 2018, è diventata virale la notizia di una crepa che si è aperta in Kenya, con molte persone che sostenevano che fosse la prova che l’Africa si stesse spezzando in due. Tuttavia, questa crepa era solo un’espressione localizzata dell’attività di faglia regolare della valle e non rappresentava una prova diretta della divisione dell’Africa. È importante sottolineare che l’EARS è coinvolto in questo processo da circa 25 milioni di anni e la crepa in Kenya era solo un indizio indiretto di ciò che sta accadendo sul continente.

Mappa dell'Africa Orientale che mostra alcuni dei vulcani storicamente attivi (triangoli rossi), così come le due parti della Placca Africana (la Nubiana e la Somala) che si separano lungo la Zona di Frattura dell'Africa Orientale.

Una mappa dell’Africa Orientale che mostra alcuni dei vulcani storicamente attivi (triangoli rossi), così come le due parti della Placca Africana (la Nubiana e la Somala) che si separano lungo la Zona di Frattura dell’Africa Orientale. (USGS)

Tuttavia, tra 5 e 10 milioni di anni, i cambiamenti nell’EARS potrebbero portare alla formazione di un nuovo oceano tra la placca somala e la placca nubiana. Questo porterà alla perdita della spalla orientale del grande continente africano e isolerà l’Africa orientale in un vasto mare. È importante ricordare che la superficie della Terra è in costante mutamento, anche se in modo così lento che l’esperienza umana non può percepirlo. Il nostro attuale aspetto del mondo è relativamente nuovo e il movimento delle placche tettoniche ha portato alla separazione di continenti in passato, come avvenuto tra Sud America e Africa circa 138 milioni di anni fa.

La separazione dell’Africa orientale sarà solo un altro evento nella storia geologica del nostro pianeta. È difficile dire se l’umanità sarà presente per assistere a questi cambiamenti, ma sembra improbabile. È importante considerare che la Terra è un sistema dinamico in cui le sue caratteristiche geologiche si modificano nel corso di milioni di anni. Questo articolo è stato pubblicato in una versione precedente nel marzo 2023.

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