Da eMMC a UFS: l’evoluzione delle schede di memoria per dispositivi mobili

Il settore della tecnologia è in continua evoluzione e sembra proprio non ci sia un limite a ciò che lo sviluppo e la ricerca possono offrire ai consumatori di tutto il mondo. Fotocamere sempre più nitide e ad alta risoluzione, display che immergono l’osservatore all’interno dello schermo, smartphone che girano video di qualità cinematografica e molto altro ancora.

Ma maggiore è la qualità dei media su un dispositivo, maggiore è il loro peso. Di conseguenza, negli ultimi anni l’unità di memoria integrata di smartphone, tablet e laptop è diventata sempre più importante quando si acquistano nuovi dispositivi mobili.

Nell’articolo di oggi vediamo l’evoluzione delle schede di memoria nel corso degli anni, dalla eMMC fino ad arrivare alla più moderna UFS.

Cos’è l’eMMC?

La scheda di memoria eMMC, dall’inglese “embedded Multi Media Card”, cioè “scheda multimediale incorporata”, è una memoria flash avanzata che viene usata per i dispositivi mobili. Nonostante sia la meno recente, questa memoria integrata è ancora la soluzione più diffusa per molti strumenti elettronici di consumo, inclusi tablet, smartphone, sistemi GPS, eReader e altri dispositivi informatici mobili.

La memoria eMMC è estremamente compatta, in genere più piccola di un francobollo, e permette ai produttori di creare dispositivi anche molto piccoli e sottili con un design elegante e, allo stesso tempo, funzionalità avanzate.

Lo standard più recente di questa unità di memoria è l’eMMC 5.1 che presenta prestazioni e un’efficienza energetica migliorate.

Cos’è l’UFS?

L’UFS (Universal Flash Storage, cioè “memoria flash universale”) è il futuro della memoria Flash: offre velocità di lettura/scrittura sequenziale così veloci da poter essere comparate con quelle di una scheda SSD, combinandole con il basso consumo energetico di una eMMC.

Oltre ad un avvio più rapido, la nuova generazione di UFS offre una risposta di input/output dei dati più rapida, una copia dei file tre volte più veloce e una capacità di multitasking tre volte superiore. Per il consumatore medio, ciò significa poter guardare video di alta qualità, giocare a giochi con larghezza di banda elevata e poter eseguire più applicazioni allo stesso tempo, anche mentre si stanno scaricando dei file. Tutto questo, senza doversi preoccupare di rallentamenti del sistema operativo o conseguenze ancora più gravi.

Confronto tra eMMC e UFS

La memoria integrata UFS vanta un sostanziale miglioramento delle prestazioni rispetto alla eMMC.

Innanzitutto, UFS dispone di un’interfaccia seriale LVDS con percorsi di lettura/scrittura dedicati e separati. In altre parole, l’UFS può leggere e scrivere simultaneamente, mentre l’eMMC ha un’interfaccia parallela che può inviare dati solo in una direzione alla volta: può leggere e scrivere, ma non fare entrambe le cose contemporaneamente.

In secondo luogo, le memorie UFS dispongono di una coda di chiamata (CQ) che ordina i comandi che devono essere eseguiti. In questo modo è possibile eseguire più comandi contemporaneamente e modificare di conseguenza l’ordine delle attività. Al contrario, una eMMC deve attendere il completamento di un processo prima di passare a quello successivo.

L’evoluzione della memoria flash

Le memorie flash sono state introdotte per la prima volta nel lontano 1984 e, da allora, hanno fatto passi da gigante per stare al passo con l’evoluzione delle tecnologie.

Partendo all’umile chiavetta USB che molti di noi usano ancora, passando dalle schede SD e microSD che sono diventate una parte vitale della nostra esperienza digitale e mobile, fino ad arrivare alle SSD intelligenti ed eleganti, le unità di memoria offrono anno dopo anno prestazioni sempre maggiori.

Ciò non significa, però, che i modelli più “anziani” diventano obsoleti! Come vediamo nel caso delle memorie integrate eMMC, gli standard più datati continuano ad essere usati nei dispositivi meno costosi e in applicazioni particolari come i computer a scheda singola.