Impatto della luce lunare sul comportamento animale nelle foreste tropicali

Ricerca su 88 specie di mammiferi in foreste tropicali evidenzia reazioni a luce lunare. Specie filo-lunari e con fobia lunare identificate. Ulteriori studi necessari.

Piccolo animale marrone con grandi occhi neri aggrappato a un gambo di una pianta.
Il gracile opossum a quattro occhi grigio è una delle 14 specie di mammiferi categorizzate come lunofobiche. (Daniel Lamborn/Shutterstock)

La luce della luna, con la sua dualità di portare disastro o trionfo nel regno animale, svolge un ruolo cruciale nell’ecosistema. Essa aiuta le specie con vista limitata a catturare prede più facilmente, ma al contempo rende più difficile per le potenziali vittime nascondersi nell’oscurità.

Recenti ricerche hanno approfondito l’impatto della luce lunare sul comportamento animale, utilizzando trappole fotografiche posizionate nella foresta pluviale. Il team di ricercatori ha analizzato i dati raccolti su 88 specie di mammiferi, distribuite in 17 foreste tropicali protette su tre continenti.

Le foreste tropicali rappresentano uno degli ambienti più bui in cui vivono i mammiferi terrestri, e l’obiettivo dello studio era comprendere come queste specie reagissero ai cambiamenti nel ciclo lunare.

Le specie che riducevano significativamente la loro attività durante le notti più illuminate dalla luna sono state identificate come affette da “fobia lunare”. Questa caratteristica è emersa in 14 delle 88 specie esaminate, con una maggiore prevalenza nei roditori, che rappresentavano 11 di esse, sebbene costituissero solo il 25% del totale.

Le specie affette da fobia lunare tendevano ad essere notturne e mostravano una riduzione sia dell’attività notturna che di quella diurna durante le notti luminose. In particolare, durante le notti illuminate dalla luna, 11 delle 14 specie affette riducevano sia l’attività notturna che quella complessiva.

Le specie notturne avevano una maggiore probabilità di essere attive durante le fasi di luna nuova, ma risultavano meno attive durante le notti di luna piena. Tra le 88 specie esaminate, 20 erano classificate come notturne, mentre nove erano diurne e una crepuscolare, attiva all’alba e al tramonto.

Il tapeti comune, il pecari dalle labbra bianche e il toporagno elefante a quattro dita sono stati identificati come specie filo-lunari, mostrando comportamenti legati alle fasi lunari. Tuttavia, la maggior parte delle specie esaminate, pari a 70 su 88, non ha mostrato alcuna variazione significativa legata al ciclo lunare.

Il team di ricerca ha individuato 14 specie con dati limitati a causa di un numero ridotto di osservazioni durante le notti, suggerendo che ulteriori studi siano necessari per comprendere appieno i modelli di attività in risposta alla luce lunare.

Le specie filo-lunari come i pecari potrebbero essere più vulnerabili ai predatori durante le notti illuminate, mentre quelle affette da fobia lunare come gli armadilli devono evitare sia i predatori naturali che la caccia umana.

In conclusione, ulteriori ricerche sono fondamentali per approfondire gli effetti dei cambiamenti nel ciclo lunare sul comportamento animale, specialmente nelle foreste tropicali dove tali variazioni potrebbero avere un impatto significativo sulle specie presenti.

Per ulteriori dettagli, il preprint dello studio è disponibile su BioRxiv.