Eruzione del vulcano La Cumbre: Impatto sulle Galápagos

L’eruzione del vulcano La Cumbre sulle Galápagos mette in luce la natura vulcanica dell’arcipelago, con potenziali rischi per la fauna unica come la tartaruga gigante Fernanda.

Il vulcano Cumbre sull'isola Fernandina, che si erge a 1476 metri, erutta spettacolarmente il 3 marzo 2024
La Cumbre è un vulcano giovane e particolarmente attivo. (Galápagos Conservancy)

Le Isole Galápagos evocano subito le immagini delle tartarughe giganti e di Charles Darwin, ma c’è un evento recente che merita di essere aggiunto a questa lista. Si tratta dell’eruzione del vulcano La Cumbre, avvenuta sabato notte, che ha portato alla ribalta la natura vulcanica di queste isole.

La Cumbre è un vulcano a scudo situato sull’Isola Fernandina, e l’eruzione ha avuto inizio il 2 marzo intorno alle 23:50 ora locale. La lava ha iniziato a fluire dalla fenditura sul fianco sud-orientale del vulcano, creando uno spettacolo illuminante nel cielo notturno. Una nube di gas è salita fino a 2-3 chilometri sopra la sommità, segnando l’entità dell’eruzione.

Anche se l’eruzione non è ancora terminata, l’Istituto Geofisico dell’Ecuador ha segnalato che potrebbe superare in intensità quelle osservate negli anni precedenti, come nel 2017, 2018 e nel 2020. L’attività sismica nella zona è gradualmente aumentata, indicando un accumulo di magma che ha portato all’eruzione attuale.

L’Isola Fernandina ha una storia di eruzioni, con La Cumbre che ha registrato tra 28 e 30 eruzioni dal 1800, conferendogli il primato di tasso di ricorrenza più elevato dell’arcipelago. Fortunatamente, l’isola è disabitata, ma la sua fauna unica solleva domande sulla sicurezza degli animali durante l’eruzione.

Secondo l’organizzazione Galápagos Conservancy, l’eruzione attuale non rappresenta una minaccia immediata significativa per la fauna delle Galápagos, nonostante il potenziale per cambiamenti improvvisi. Tuttavia, la presenza di animali unici sull’isola, come la gigantesca tartaruga Fernanda, solleva preoccupazioni.

Fernanda è stata avvistata per la prima volta in 113 anni, e la sua sopravvivenza è messa a rischio dall’attività vulcanica. La ricercatrice Adalgisa Caccone, esperta in ecologia ed evoluzione biologica presso Yale, ha sottolineato che le eruzioni di La Cumbre creano ostacoli insormontabili per le tartarughe, isolando le aree abitative e minacciando la loro mobilità.

La speranza è che la tartaruga gigante e altre specie uniche siano al sicuro e possano sopravvivere a questa nuova eruzione, che continua a plasmare il paesaggio delle Galápagos.