Ripristino delle iguane terrestri delle Galápagos a Santiago

La reintroduzione delle iguane gialle a Santiago segna un importante traguardo nella conservazione delle specie e dell’ambiente delle Galápagos.

Grande iguana rossa e gialla che guarda la fotocamera con un'espressione soddisfatta.
Nonostante una storia turbolenta, le iguane stanno prosperando grazie agli sforzi di conservazione. (Don Mammoser/Shutterstock.com)

Nelle isole dell’arcipelago delle Galápagos, un habitat unico e affascinante, troviamo le lucertole gialle, conosciute come iguane terrestri delle Galápagos (Conolophus subcristatus). Queste straordinarie creature abitano le isole di Baltra, North Seymour, Fernandina, Isabela, South Plaza, Santa Cruz e Santiago, formando una parte essenziale dell’ecosistema locale.

Le iguane terrestri delle Galápagos, lunghe fino a 1,5 metri (5 piedi), sono una delle quattro specie di iguane presenti su sette delle isole dell’arcipelago. Un tempo, queste lucertole erano abbondanti a Santiago, come riportato da Charles Darwin nel 1835, ma purtroppo sono andate estinte all’inizio del XX secolo a causa della competizione e della predazione da parte di specie introdotte come maiali, gatti e capre.

Descritte da Darwin come animali dall’aspetto singolarmente stupido, le iguane terrestri delle Galápagos presentano una colorazione arancione giallastro sotto e rosso brunastro sopra. Nonostante l’apparenza poco attraente, queste creature svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema, contribuendo alla dispersione dei semi e al mantenimento degli spazi aperti privi di vegetazione.

La popolazione di iguane a Baltra è stata anch’essa estinta a causa dei gatti introdotti, ma a North Seymour, grazie all’introduzione da parte del personale militare di Baltra durante la Seconda Guerra Mondiale, le iguane hanno prosperato fino a raggiungere una popolazione di circa 4.000 individui. Tuttavia, si teme che questa numerosa popolazione possa avere un impatto negativo sull’isola, poiché non è originaria di North Seymour e potrebbe influenzare la flora locale.

Le iguane terrestri delle Galápagos hanno un accesso limitato all’acqua dolce e ottengono la maggior parte dell’umidità necessaria dalla vegetazione, in particolare dai cactus. Questi rettili erbivori sono fondamentali per l’ecosistema, poiché contribuiscono alla dispersione dei semi di piante native e sono collegati alle specie di uccelli presenti sull’isola.

Recentemente, il Galápagos Conservancy ha valutato Santiago come possibile sito per la reintroduzione delle iguane gialle, con l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio ecologico dell’isola. L’importanza di queste creature come dispersori di semi e custodi dell’ambiente è stata sottolineata da Danny Rueda, direttore degli ecosistemi dell’autorità del parco, che ha evidenziato il ruolo cruciale delle iguane nell’ecosistema delle Galápagos.

Nel 2019, circa 1.400 iguane sono state rilasciate sull’isola di Santiago, segnando un importante passo avanti nella conservazione di questa specie. Nonostante i ritardi causati dalla pandemia di COVID, i ricercatori sono riusciti a monitorare la popolazione, rilevando la presenza di giovani iguane e segni di riproduzione, 187 anni dopo che la specie era stata dichiarata estinta sull’isola.

Questo successo nella reintroduzione delle iguane terrestri delle Galápagos a Santiago rappresenta un importante traguardo per la conservazione dell’ecosistema locale e offre speranza per il ripristino delle isole gravemente colpite dalle specie introdotte, come sottolineato da Danny Rueda Córdova, del Parco Nazionale delle Galápagos.

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