Fa ingrassare di più la mollica o la crosta di pane?

Il pane è molto presente nella nostra dieta mediterranea e attorno ad esso ruotano una moltitudine di miti.

Il pane è un’importante fonte di carboidrati il cui consumo, secondo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è di 250 grammi di pane al giorno come parte di una dieta sana. Ma, ovviamente, non tutti i pani sono uguali, il pane di segale, ad esempio, contiene più fibre, nonostante il più consumato sia il pane integrale. La mollica e la crosta del pane hanno la stessa massa, ma la prima è molto più idratata, si stima che contenga fino al 45% in più di acqua rispetto alla crosta, il che implica che ci siano più bolle d’aria nella sua composizione. Quindi, se prendiamo 20 grammi di mollica e 20 grammi di crosta, inseriremo una quantità maggiore di calorie con la crosta, che è più disidratata.

In compenso, è stato osservato che la crosta di pane fornisce ulteriori benefici, poiché contiene maggiori quantità di antiossidanti e fibre. Per quanto riguarda il pane tostato, è come se fosse una crosta, cioè fornisce proporzionalmente più calorie in quanto è più disidratato. A parità di peso di pane fresco e pane tostato, il secondo sarà sempre più energetico: 100 g di pane tostato forniscono 375 chilocalorie e 100 g di pane fresco, in media, circa 250 chilocalorie. Dal punto di vista delle fibre si osservano anche importanti differenze a seconda dei tipi di pane: 100 grammi di pane bianco contengono 2,2 grammi di fibra; mentre 100 g di pane integrale forniscono 8,5 grammi di fibre. Insomma, se possiamo scegliere, farne pane integrale anziché bianco, visto che si traduce a lungo termine in maggiori benefici cardiovascolari.