Scoperta città perduta a Tonga: antiche rovine svelano un passato nascosto

Una scansione LIDAR dell'isola del Pacifico di Tongatapu, Tonga.
Le scansioni LiDAR hanno mostrato che l’isola di Tongatapu era sede di urbanizzazione a bassa densità 700 anni prima di quanto precedentemente pensato (Phillip Parton/ANU.)

I laser hanno rivelato i resti di una città perduta sull’isola principale di Tonga, Tongatapu, situata tra le rive idilliache del Pacifico e le palme. Le antiche rovine testimoniano che gli ambienti urbani si sono sviluppati nella regione molto prima dell’arrivo degli Europei, smentendo le precedenti convinzioni. Gli archeologi dell’Università Nazionale Australiana hanno impiegato la scansione aerea LiDAR per mappare il paesaggio di Tongatapu, che ospita la capitale di Tonga, Nuku alofa. Questa tecnologia ha rivelato tracce di insediamenti con caratteristiche simili ad altri sistemi urbani nel mondo, inclusi strade estese, fortificazioni, strutture comuni e migliaia di tumuli di terra.

Le evidenze includono grandi tumuli di terra chiamati heu lupe, costruiti per il gioco della cattura dei piccioni. Queste strutture terrestri risalgono a circa il 300 d.C., settecento anni prima di quanto si pensasse in precedenza. Lo studioso principale dello studio, Phillip Parton, dottorando in archeologia presso l’Università Nazionale Australiana a Canberra, ha sottolineato che questa forma di urbanizzazione a bassa densità ha portato a significativi cambiamenti sociali ed economici, con interazioni più intense tra le persone e una diversificazione delle attività lavorative.

La città emersa a Tongatapu prima dell’arrivo degli Europei nel 1773 d.C. sfida l’idea obsoleta che il Pacifico del Sud fosse privo di società umane complesse prima della colonizzazione. Le scoperte a Tongatapu dimostrano un’urbanizzazione a bassa densità, un modello unico di città che si discosta dal tradizionale schema europeo di insediamenti urbani.

Le nuove tecnologie, come il LiDAR, hanno giocato un ruolo fondamentale nelle scoperte archeologiche a Tonga. Questa tecnologia di imaging basata su laser, originariamente sviluppata per l’esplorazione spaziale negli anni ’70, consente agli archeologi di esaminare il terreno e rivelare antiche strutture umane nascoste nella natura. Questo metodo avanzato è stato utilizzato anche per rivelare antiche città nella foresta amazzonica in Sud America.

Secondo Parton, le città secolari di Tonga sono probabilmente state distrutte durante l’era della colonizzazione, non a causa di difetti nel sistema, ma a causa dell’impatto dell’arrivo degli Europei e delle malattie introdotte. Questa scoperta è solo l’inizio dell’esplorazione degli insediamenti precoci nel Pacifico, e ci sono ancora molte scoperte da fare in questa regione. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Archaeological Method and Theory.

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