Un progetto italiano preserva 1700 ettari di foresta pluviale in Madagascar

Un contributo decisivo per salvare le foreste dal continuo abbattimento degli alberi è  arrivato grazie ad una battaglia instancabile realizzata dall’Università di Torino. Ben dieci anni di dure lotte  da parte degli studiosi italiani che hanno spinto le autorità del Madagascar a rendere illegale l’abbattimento di una vasta area di foresta pluviale nel centro e nell’est del paese. Una svolta importante che salverà la vita agli alberi, ma anche la vita ad una particolare animale in via d’estinzione.

disboscamento madagascar

Un progetto italiano preserva 1700 ettari di foresta pluviale in Madagascar

Si tratta dei lemuri, una speciale specie che rischia seriamente di scomparire dalla faccia della terra, nei prossimi anni. Sono tredici le specie di questo animale che vivono nell’area del Maromizaha per una quantità totale di tremila esemplari. Il fenomeno della deforestazione indiscriminata dell’area andava avanti ininterrottamente da diversi anni. Sono le stesse popolazioni locali ad utilizzare questo metodo per ricavare carbone e nuovo terreno da poter coltivare. Si chiama metodo “taglia e brucia” e senza un intervento degli studiosi del dipartimento di Scienze della vita dell’Università di Torino e del Parco Natura Viva di Bussolengo, avrebbe portato alla devaszione della foresta pluviale più grande dell’isola.