Naia, la giovane che ci mostra la vita di 12.000 anni fa

Aveva tra i quindici ed i diciassette anni quando precipitò in un pozzo morendo nello Yucatan, in Messico. Ora i resti di Naia, una giovane donna vissuta ben 12mila anni fa, è stato oggetto di una serie di ricerche pubblicate pochi giorni fa organizzato dalla Society for American Archaeology. Studi importanti che ci mostrano la durissima esistenza in un’epoca davvero lontana. Le ossa dello scheletro provano importanti mancanze dal punto di vista nutrizionale. Naia aveva uno stinco e le ginocchia che portavano i segni di una crescita lenta ed incerta, probabilmente dovuta alla cattiva alimentazione.

Naia, la giovane che ci mostra la vita di 12.000 anni fa

La giovane aveva avuto anche un parto, molti anni prima del decesso mentre le ossa della gamba segnalano una muscolatura molto sviluppata. Un elemento che dimostra come la ragazza fosse abituata a percorrere anche lunghissime distanze a piedi. Si tratta di caratteristiche che ci mostrano come la vita dei primi abitanti delle Americhe non fosse facile, in un’epoca caratterizzata da forti cambiamenti climatici e dall’incertezza delle risorse. Le caratteristiche dello scheletro sono tipiche dei primi abitanti del continente americano, emigrati dall’Asia tra26.000 e 18.000 anni fa mentre il DNA è affine ai moderni indigeni americani: una sorta di anello mancante.

Fonte: http://www.focus.it/scienza/scienze/la-dura-vita-di-naia-ragazza-madre-di-12000-anni-fa