Terremoto Messico: bilancio sale a 61 morti e 200 feriti

Sessanta morti e duecento feriti; il bilancio del terremoto di 8.2 gradi che ha colpito il Messico cresce di ora in ora, ma tutto sommato rimane contenuto. In passato scosse di minore entità hanno prodotto catastrofi immani con centinaia di migliaia di vittime. Ma il terremoto che ha interessato ben cinquanta milioni di persone si è generato ad una distanza di cento chilometri dalla città di Tonala, nello stato del Chiapas e in aperto oceano. Insomma un particolare che ha smorzato gli effetti del sisma che, pur risultando il più potente della storia del Messico, non è stato il più distruttivo.

Terremoto Messico: bilancio sale a 61 morti e 200 feriti

Sono quarantasei i morti nello stato meridionale di Oaxaca di cui diciassette nella città di Juchitan, dove altre persone sono intrappolate negli edifici crollati. In una città devastata i soccorritori tentano instancabilmente di recuperare le vittime tra le macerie. Oltre mille soldati sono stati inviati dal presidente Pena Nieto nello stato di Oaxaca; in arrivo anche scorte alimentari, coperte e migliaia di materassi per i tanti sfollati. Ma la terra trema ancora. Sono duecentosessanta le scosse di assestamento registrate nell’arco di ventiquattro. Nonostante ciò, come spiegato dal presidente, le principali infrastrutture come porti e aeroporti risultano ancora funzionanti.