Phobos: la luna di Marte solcata da massi rotolanti

Tra i tanti satelliti che orbitano intorno ai pianeti del Sistema Solare, Phobos, la più grande luna di Marte, mostra caratteristiche davvero uniche. Una forma irregolare è il primo elemento che salta agli occhi osservando questo strano oggetto, probabilmente un antico asteroide entrato nell’orbita del pianeta rosso. Una larghezza massima di 27 chilometri, una superficie davvero ridotta ed irregolare, con un enorme cratere, di circa 9 chilometri, e diverse striature che percorrono per intero la superficie, caratterizzano la piccola luna. E sono proprio queste lunghe formazioni ad essere oggetto degli studi della Brown University. Secondo gli studiosi sarebbe stato proprio il meteorite che ha prodotto il cratere a dare origine delle striature. Quando l’oggetto spaziale, in pratica, ha colpito Phobos ha prodotto una serie di frammenti che sono rotolati per la superficie del satellite per diversi chilometri fino a fermarsi. Questo percorso casuale, ha creato le striature che oggi vediamo.

Phobos

Per giungere a questa conclusione, gli esperti americani hanno creato una serie di modelli riproducendo le possibili conseguenze dell’impatto dell’asteroide su Phobos. Lo studio smentisce, inoltre, diverse perplessità che inizialmente accompagnavano la ”teoria dei massi rotolanti”, già avanzata negli anni settanta. Uno dei dubbi scaturiva dalla presenza delle striature anche sul cratere di impatto, un fenomeno spiegabile con il movimento di questi piccoli frammenti spaziali che hanno percorso per intero il satellite giungendo nuovamente sul luogo dell’impatto.